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Cani, regole nei luoghi pubblici

Entrata in vigore la nuova ordinanza del ministro della Salute. Confermato l’obbligo del guinzaglio. Bisogna tenere sempre in tasca una museruola

PALERMO. Nuove regole per i proprietari dei cani che portano a spasso il loro amico a quattro zampe nei luoghi pubblici: guinzaglio, museruola, kit per la raccolta delle deiezioni. Non ultimi, saranno introdotti dei percorsi formativi che rendano responsabili e consapevoli i padroncini. È ufficialmente entrata in vigore da qualche giorno la nuova ordinanza, datata 6 agosto, redatta dal Ministero della Salute. Il testo, incentrato sulla tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani, riprende vecchie regole e ne introduce di nuove.

Obbligo del guinzaglio.
È ribadito l'obbligo di tenere il cane al guinzaglio negli spazi aperti al pubblico e nelle aree urbane, tranne in quelle specificamente destinate ai quattro zampe dove possono correre e muoversi liberamente. La misura del guinzaglio, inoltre, non deve essere superiore a un metro e mezzo.

Portare con sé la museruola. L'ordinanza obbliga, inoltre, chi porta fuori Fido a tenere sempre in tasca una museruola, da applicare nel caso di pericolo per l'incolumità di persone o altri animali oppure se formalmente richiesto da un cartello o dall'autorità competente. Resta obbligatoria se al cane viene tolto il guinzaglio.

Munirsi di sacchettini e palette. Sottolineata a gran voce l'imposizione di raccogliere le deiezioni del proprio amico a quattro zampe, portando con sé il kit necessario di sacchetti e paletta.
Norma generale è insomma quella di non recare danno né disturbo agli altri cittadini. «Si tratta di un'ordinanza che ribadisce sì regole civili, presenti in parte anche in testi precedenti, ma che ha soprattutto una funzione di responsabilizzazione dei proprietari - spiega Francesco Francaviglia, direttore di Igiene urbana e lotta al Randagismo dell'Asp 6 di Palermo -. Il testo infatti si concentra sulle responsabilità sia civili che penali sul comportamento e sulla salute dell'animale e su eventuali danni a terzi commessi da quest'ultimo. Un concetto importante». A rispondere dei comportamenti di Fido è insomma il proprietario.
La nuova ordinanza però non si ferma qui. Introduce infatti l'istituzione, da parte dei Comuni e servizi veterinari, di percorsi formativi che riguardano proprietari e cani. I veterinari hanno inoltre il dovere di informare i propri clienti dei corsi organizzati sul territorio. «Una scelta questa fatta dal ministero - commenta Luisa Li Vecchi, veterinaria comportamentista e vicepresidente dell'Ordine dei veterinari di Palermo - che è apprezzabile e utile, perché spesso chi adotta o acquista un cane non ha idea delle principali regole di educazione o di relazione con esso: spiegargli il suo linguaggio, il perché di certi comportamenti specie-specifici è fondamentale. Significa responsabilizzare i proprietari e fare prevenzione al randagismo, evitando gli abbandoni». Una formazione più specifica è inoltre prevista anche per i padroni di cani morsicatori, che dovrebbero essere segnalati in un apposito registro tenuto da ciascun servizio veterinario pubblico e per i quali sono obbligatori l'assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi e l'uso della museruola in qualsiasi luogo pubblico, anche se al guinzaglio.

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