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Bomba artigianale fa esplodere auto in sosta a Niscemi

NISCEMI. Un boato fortissimo, poi il rumore di vetri in frantumi e lamiere accartocciate. Sono stati attimi di terrore a Niscemi per l’esplosione di una bomba rudimentale fatta brillare sotto la Fiat Panda di un pensionato. L’episodio si è verificato alle tre del mattino in via Puglia, in una zona molto transitata di Niscemi. A quell’ora la strada era completamente svuotata di automobilisti e passanti.


Qualcuno ha collocato un ordigno realizzato in maniera artigianale sotto la Fiat Panda di un pensionato di 74 anni, assolutamente incensurato. La deflagrazione improvvisa ha provocato la rottura di tutti i cristalli dello stesso veicolo, nonché i vetri della porta di una abitazione vicina, al civico 33 di via Puglia. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Gela e una volante del commissariato di polizia per i rilievi del caso.
Non ci sono però particolari elementi per risalire agli autori dello strano e inquietante gesto. La proprietaria dell’abitazione coinvolta non vive infatti a Niscemi ma in Germania, dove risiede oramai da molti anni. I danni non sono comunque molto gravi e limitati ai vetri della porta ed all’ingresso stesso della casa di via Puglia.


La stessa Fiat Panda ha subito danni ai vetri delle portiere dell’auto. I poliziotti hanno trovato solo residui di plastica sciolta dalla deflagrazione. I funzionari del commissariato di Niscemi, coordinati dal dottor Gabriele Presti, hanno interrogato il pensionato nel tentativo di capire qualcosa di quanto accaduto.


Inutile scavare nella vita del settantaquattrenne. Dopo essere andato in pensione infatti l’anziano si è dedicato, come tantissimi cittadini niscemesi, all’agricoltura. L’uomo possiede infatti dei terreni coltivati a carciofeti, che a quanto pare non gestisce e cura in maniera diretta. Che possa esserci un nesso con quanto accaduto sabato notte è ovviamente prematuro sostenerlo.


La vittima dell’attentato dinamitardo non ha saputo spiegarsi il gesto. E’ apparso impaurito perché quanto accaduto è stato veramente forte ed eclatante. Gli stessi funzionari di polizia hanno ammesso che raramente a Niscemi gli attentati avvengono a suon di bombe. Gli avvertimenti o le ritorsioni, così come nella vicina Gela, avvengono in maniera tradizionale, ovvero appiccando il fuoco alle auto. In questo caso invece la scelta, seppur con un ordigno rudimentale, è stata diversa, come se si volesse dare un segnale molto più vistoso.


Sono stati avviati i primi controlli sul territorio ma gli elementi in mano agli investigatori per poter risalire agli autori dell’esplosione sono realmente pochi.

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