PALERMO. Palermo, Catania e Messina diventeranno città metropolitane, erediteranno poteri e competenze in passato divise fra Province e Regione e accorperanno al loro interno 51 Comuni oggi autonomi. I piccoli centri nell’orbita dei tre grandi capoluoghi perderanno a loro volta molti poteri e avranno autonomia limitata: verranno trasformati in municipalità. Ecco il disegno di legge che la giunta ha approvato ieri sera e che avvia la fase 1 del post-Province.
In attesa di creare i consorzi di Comuni, nascono le città metropolitane. Aree vastissime: quella di Palermo ingloberà 20 Comuni e si estenderà ad est fino a Terrasini e dagli altri lati fino a Bagheria, Monreale e Belmonte (anche Ustica ne farà parte). Quella etnea accorperà 18 paesi arrivando fino alle pendici dell’Etna e quella messinese sarà forte di 13 Comuni e avrà forme di collaborazione amministrativa anche con Reggio Calabria.
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Città metropolitane in Sicilia, 51 comuni saranno accorpati
Via libera al disegno di legge dopo l’abolizione delle Province. Palermo, Catania e Messina erediteranno poteri e competenze in passato divise fra Province e Regione
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