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Caltanissetta, Ato ambiente sciolto: il personale chiede certezze

Chiesto un incontro con Campisi, in caso di mancate risposte intendono occupare, nei prossimi giorni, la sede della Srr

CALTANISSETTA. Riunione sostanzialmente interlocutoria quella di ieri mattina dei lavoratori dell'Ato ambiente che chiedono garanzie del loro posto di lavoro dopo il preannunciato scioglimento degli Ato a cui subentreranno le nuove Srr, società di raccolta dei rifiuti.
Sono circa centoquaranta lavoratori tra amministrativi ed operai ecologici, alcuni assunti con contratto, altri invece in posizione di comando ed altri ancora dipendenti assunti dall'Ato CL1.
L'obiettivo dell'assemblea è quello di incontrare tutti i sindaci per verificare la loro effettiva volontà di riassorbire o meni i lavoratori nell'ambito della gestione della nuova società, la Srr per l'appunto già costituita, ma non ancora operativa. Inoltre i lavoratori chiedono anche che possa essere mantenuta la loro attuale quailifica.
Nuova società che dovrebbe essere operativa dal prossimo primo ottobre per cui entro quella data si dovrà decidere sulle modalità del servizio sulle organizzazione delle discariche e sul personale.
I sindaci chiamati a decidere sono quelli del capoluogo Michele Campisi e gli amministratori dei comuni di Acquaviva, Bompensiere, Campofranco, Milena, Marianopoli Motedoro, Mussomeli, Resuttano, Santa Caterina, San Cataldo, Serradifalco, Vallelunga, Villalba, Sutera ed il commissario della Provincia, Raffaele Sirio.
Il problema affrontato dai lavoratori è stato quello di fare fronte comune e non lasciare ai singoli amministratori la facoltà di decidere chi prendere o chi lasciare a casa. Per cui ieri l'assemblea dei lavoratori dell’Ato ha dato mandato alle tre sigle sindacali di incontrare il presidente della Srr Michele Campisi per concertare il passaggio di tutti i dipendenti che a qualsiasio titolo prestano servizio nei quindici comuni dell'Ato Ambiente.
I lavoratori hanno anche chiesto di accelerare i tempi per l'incontro con il sindaco Michele Campisi. In caso di mancate risposte occuperanno nei prossimi giorni la sede della Srr, ex Ato Ambiente.
La vicenda dei lavoratori Ato, secondo i sindacati assume una forte valenza sociale sul territorio perché abbraccia quindici comuni e coinvolge circa trecento famiglie.
Una matassa non facile da sbrogliare anche perché gli amministratori oltre a farsi carico di questi lavoratori dovranno anche prevedere gli oneri per i lavoratori subentranti a servizio delle imprese che rimarranno aggiudicatarie degli appalti del servizio di raccolta dei rifiuti.

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