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Cani in spiaggia, in Sicilia quasi cinquecento multe

I dati dell’associazione Aidaa. Nel mirino soprattutto turisti in vacanza nell’Isola. Trapani la provincia col maggior numero di sanzioni. Poi Palermo

PALERMO. Sono quasi cinquecento i turisti italiani multati sulle spiagge siciliane perché avevano portato con sé il proprio amico a quattro zampe. Trapani la provincia siciliana che conta il maggior numero di multe. Secondo posto invece per il capoluogo. Di contro, però, aumentano nell'Isola anche le «bau bau beach».
Vacanze con il proprio cane? Tutt'altro che serene, insomma. In Sicilia, infatti, sono state almeno 488 le contravvenzioni notificate ad altrettanti proprietari che durante le ferie estive avevano deciso di trascorrere una giornata al mare con Fido e nella maggior parte dei casi si tratta di turisti. Trapani è la città siciliana in cui maggiore è stato il numero delle contravvenzioni: 166 i turisti multati. Seguono Palermo con 94 e Messina con 57. Multe salate che si aggirano in media sui 200 euro, ma che in alcuni casi, fortunatamente rari, hanno superato anche i mille euro. A riportare questi dati è l'Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente, che registra ben 3123 proprietari multati in tutta Italia e «oltre a questi - spiega Lorenzo Croce, presidente di Aidaa - abbiamo ricevuto almeno altre 2.500 segnalazioni di persone allontanate dalla spiaggia o dai vigili o dalla guardia costiera». Riguardo all'accesso degli animali in spiaggia, in realtà, non esiste una normativa unica a livello nazionale: «Solo quest'estate, abbiamo contato circa 8 mila tra ordinanze comunali o della Guardia costiera». Ciascun territorio emette, infatti, il proprio provvedimento.
In Sicilia, un regolamento regionale vieta, nella fascia oraria dalle 9 alle 19, il transito dei cani o di altri animali nelle aree di balneazione. Ad adottare precise regole, poi, sono i Comuni o le Capitanerie di porto attraverso specifiche ordinanze. A Palermo, ad esempio, per la nuova stagione balneare, dall'1 aprile al 31 ottobre 2013, l'ordinanza adottata dalla Capitaneria di Porto vieta, dalle ore 8 alle 20, il transito, la sosta e il bagno di cani e altri animali. Ad avere accesso sono solo i cani guida per non vedenti e quelli da salvataggio. I turisti, ma spesso anche i residenti, non sono a conoscenza di queste regole, anche perché «non sempre - spiega Lorenzo Croce - le ordinanze sono esposte». Incappare in multe è così abbastanza facile.
Ma se aumentano le multe, però, da un altro lato, l'esigenza di avere delle spiagge aperte ai quattro zampe è sempre più sentita. Non a caso, quest'estate, sono nate nuove aree attrezzate «pet-friendly». Se la maggior parte sono lidi privati, non mancano però neanche casi di spiagge libere attrezzate. Alle tre già presenti da qualche anno (a Priolo, Vulcano e Palma di Montechiaro), se ne sono infatti aggiunte altre due: una a Catania e l'altra a Brolo, in provincia di Messina. Quest'ultima è in un lido, ma l'ingresso è comunque gratuito, ad essere a pagamento sono i servizi aggiuntivi (palette e sacchetti, docce, parco giochi per i cuccioli, ad esempio). La «Bau bau beach» catanese è invece in una spiaggia libera alla Playa e il servizio, gratuito, è gestito dall'associazione Amici degli Animali. «Un vero successo - spiega la volontaria Cristina Calì -. Necessarie le autorizzazioni di Asp, Comune e Demanio marittimo, ma la partecipazione della gente, anche di non proprietari, è stata notevole». Fondamentali comunque le regole da adottare: tra queste, «guinzaglio obbligatorio, raccolta delle deiezioni, bagno concesso solo nello specchio d'acqua delimitato».

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