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Calciomercato senza botti, ma la A muove 800 milioni

In Italia, millecinquecento i giocatori 'trasferiti', la Roma è la più ricca (+25 milioni) il Napoli il più spendaccione (-16)

ROMA. Cavani volato via, Higuain e Tevez nuove stelle, Kakà ritorno nostalgia, bye bye Jovetic. Due mesi di trattative, sogni, chiacchiere e ambizioni di calciomercato si sono chiuse ieri sera senza il botto finale. Il Napoli rivoluzionato e più forte, la Juve con i rammarichi di Conte e la voglia di Champions, l'Inter in attesa di Tohir: campo e dispute dei tifosi decideranno promossi e bocciati, di sicuro c'e' un vincitore, il tesoriere della serie A. Il giro d'affari della serie A è stato di 800 milioni, tra cessioni e acquisti, ma è il saldo positivo a spiccare: + 3 milioni di euro. I dati sono di TransferMarkt, sito tedesco specializzato nel settore. Difficile essere precisi al centesimo, c'è da considerare anche quando le cifre verranno postate a bilancio. Ma la tendenza è chiara: solo la Spagna è piu' cicala dell'Italia, l'Inghilterra e' il 'bengodi' del mercato. In Italia, millecinquecento i giocatori 'trasferiti', la Roma è la più ricca (+25 milioni) il Napoli la più spendacciona (-16).    
Salta subito all'occhio come la Serie A italiana sia il secondo campionato, dopo quello inglese, in cui si è registrato il maggior movimento di denaro, in seguito alla chiusura delle trattative. Il cartellino più costoso è stato quello dell'argentino Gonzalo Higuain, per il quale il Napoli ha dovuto sborsare al Real Madrid ben 37 milioni, bazzecole rispetto alla cessione di Cavani, che è costato al Paris Saint-Germain ben 64.500.000 di euro. I 26.000.000 sborsati dagli sceicchi del Manchester City, per acquistare il montenegrino Jovetic sono stati in parte reinvestiti dalla Fiorentina sul cartellino del tedesco Mario Gomez, costato 15.500.000 di euro. La Roma, con le cessioni di Marquinhos (31 milioni) e Lamela (30), non può certo lamentarsi. L'Inter, nell'attesa del nuovo patron indonesiano, ha stretto la cinghia, spendendo non oltre 7.500.000 per l'attaccante Belfodil. Sono delle due veronesi, Chievo ed Hellas, gli acquisti meno costosi della Serie A: 100 mila euro per avere rispettivamente Claiton dal Bari e Jacopo Sala, proveniente dall'Amburgo.     In Inghilterra, complessivamente, le spese sono state di 762.680.000 di euro (275.392.000 entrate, con un saldo di -487.288.000), mentre in Italia di milioni ne sono stati spesi 409.585.000 (412.780.000 di entrate e un attivo di 3.195.000). Segue la Liga spagnola, con un movimento di 390.950.000 e un saldo di 101.620.000; in Ligue 1 si registra una spesa di 378.850.000 e un saldo di -149.750.000. Che i campioni della spending rewiew siano i tedeschi è noto: nella Bundesliga si è registrato un movimento di denaro pari a 263.255.000, con 204.555.000 euro di entrate e un saldo di -58.700.000.    In altre parole, dall'Italia è andato via il maggior numero di giocatori: scendendo nel dettaglio italiano, per SportMarkt la Juventus  ha chiuso la propria campagna trasferimenti con un +4.650.000 di euro, contro i -16.250.000 euro del Napoli. La società più 0virtuosa' in assoluto è la Roma, SportMarkt parla di +38.610.000 ma in realtà i 13 di incasso da Bojan sono vecchi e dunque l'attivo reale è sui 25. Stupefacente il viavai in casa del Parma, che ha chiuso con 171 cessioni e 136 acquisti. Praticamente il numero dei calciatori dell'intera Serie A.

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