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No Muos: da Roma arriva il sì ai lavori Salta il corteo della Destra sociale

NISCEMI. Mentre la vicenda No Muos diventa una questione politica, procedono senza sosta i lavori di montaggio delle tre grandi parabole che comporranno il sistema radar satellitare. Ieri, gli esponenti del no Muos hanno diramato una nota secondo la quale il governo Letta (decreto legge n.69 del 21 Giugno 2013) ha rinnovato automaticamente le autorizzazioni paesaggistiche per un periodo di 12 mesi motivandola con la necessità di rilanciare l’economia.


Una vera doccia fredda per gli attivisti che da giorni stazionano in contrada Ulmo, in attesa di bloccare mezzi che non transitano, promovendo iniziative per opporsi all’avanzamento dei lavori. Le stesse che invece hanno creato una spaccatura con gli esponenti politici dell’estrema destra. La tre giorni del campeggio antifascista, che si conclude stamattina, ha indotto il vice sindaco di Niscemi, Rosario Giuseppe Meli, a non autorizzare nella stessa area di contrada Ulmo una manifestazione promossa da Francesco Condorelli, segretario regionale della Destra sociale - Fiamma tricolore.


«Facendo seguito alla vostra richiesta di volere svolgere una manifestazione No Muos – scrive il vice sindaco Meli – comunichiamo l’impossibilità a concedere quanto richiesto poiché il sito è impegnato in altre manifestazioni». Nella nota si preferisce non indicare la tipologia degli altri eventi autorizzati, tra tutti il «Campeggio antifascista e di lotta» promosso dagli attivisti del «Presidio permanente». I No Muos hanno commentato usando poche parole, precisando, sul loro sito ufficiale, che «Il corteo dei fascisti previsto per domani non si farà, anche il Comune prende atto dell’incompatibilità col movimento». Lo stesso commento si è guadagnato le critiche su facebook, con cittadini che invitano a non trattare il muos come una questione politica e di sinistra.


I manifestanti antifascisti e di sinistra hanno invece concentrato le loro attenzioni sull’autorizzazione, precisando che «Il governo Letta, sostenuto da buona parte dei partiti dell’arco costituzionale ha pensato a noi. Nel decreto del "fare" ha aggiunto un articolo ad hoc con cui estendono automaticamente le autorizzazioni rilasciate dalla soprintendenza anche in caso di scadenza. Un articolo cucito addosso alla questione Muos che di fatto non ha bisogno di dover essere autorizzato nuovamente. Si tratta di «disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia» a quanto pare, «un’ulteriore vergogna sulla questione muos».

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