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Caccia, Wwf: "Il decreto Regione Sicilia è una truffa"

 PALERMO. ''Il decreto pubblicato oggi è una truffa, un atto 'salva-bracconieri' scandalosamente emanato a poche ore dall'apertura (anticipata) della caccia in Sicilia, per evitare che possa essere impugnato al Tar''. Così il Wwf Sicilia giudica il recente provvedimento dell'assessore regionale all'agricoltura, Dario Cartabellotta, che modifica il calendario venatorio.

''Adesso anche i colombacci, la cui caccia si sarebbe dovuta aprire la prossima settimana, potranno essere fucilati sin da domenica prossima, assieme a conigli e tortore, in regime eccezionale di pre-apertura della stagione - aggiunge il Wwf -. Nel calendario la 'pre-apertura' era prevista solo per conigli e tortore, visto che l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) aveva dato parere negativo all'anticipazione della caccia al colombaccio - spiega Ennio Bonfanti, coordinatore regionale delle Guardie venatorie volontarie del Wwf - essendo ancora in periodo di svezzamento dei piccoli nel nido. Ma quando si apre la caccia, in pochi stanno attenti alle limitazioni e, in realtà, si spara a tutto ciò che vola. Compresi i colombacci, prede molto ricercate. Ne erano ben consapevoli le stesse associazioni venatorie tanto che oggi, sui loro siti web, in maniera sfrontata, confermano tranquillamente di aver chiesto (e ottenuto) all'assessore Cartabellotta di rendere legale un atto di puro bracconaggio''.

''Con questo decreto-truffa, ogni cacciatore - continua Bonfanti - potrà abbattere 15 colombacci al giorno; considerato che in Sicilia operano circa 40mila doppiette, se ne ricava che per domenica è stata legalizzata l'uccisione di almeno 600mila colombacci. Salvare preventivamente i cacciatori di frodo che potranno 'legalmente' fare stage di uccelli con i piccoli ancora nei nidi: è questa la 'rivoluzione' sbandierata dal presidente Crocetta? E' questa la 'nuova governance' della caccia
annunciata da Cartabellotta lo scorso febbraio all'Ars. Il Wwf esprime profonda delusione e amarezza per tali scelte''.

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