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Tutti in... sella: la Sicilia nascosta si scopre con i tour a cavallo

Oltre 50 le associazioni presenti nell’Isola. Boom di richieste di appassionati, soprattutto stranieri. Pacchetti creati ad hoc con agriturismi e ristoranti

PALERMO. Con oltre ottocento iscritti in tutta la Sicilia, centinaia di manifestazioni ed eventi equestri annuali, il turismo equestre rappresenta il motore di un settore la cui attività è cresciuta in modo esponenziale negli ultimi 10 anni. Un modo particolare e affascinante per scoprire le meravigliose terre incontaminate della Sicilia, montando in sella.
«Negli ultimi dieci, undici anni – spiega Giuseppe Raniolo, presidente del consiglio regionale Sicilia della Federazione Italiana Turismo Equestre e Trec, associata al Coni – abbiamo registrato un forte incremento delle richieste da parte dei turisti e non. Ciò significa che la nostra attività viene recepita come ricreativa e sportiva allo stesso tempo. La Federazione Nazionale possiede 50 associazioni in Sicilia, le quali operano nel territorio mettendo a disposizione le proprie strutture per il turismo». L’equitazione è un modo diverso di assaporare i paesaggi suggestivi del territorio siciliano, senza fretta, curiosando, condividendo e vivendo la natura.
«Noi offriamo qualcosa di diverso, un qualcosa in più. – continua Raniolo – Il nostro è un turismo ecosostenibile, a diretto contatto con la natura. L’obiettivo è proprio quello di vivere il territorio da vicino per mezzo del cavallo». Un animale, dunque, che porta alla scoperta di una Sicilia senza confini. «Senza alcun dubbio - sottolinea Giuseppe Spinosa , presidente dell’associazione «I cavalieri dei due parchi» di Castelbuono - è uno straordinario compagno di viaggio che ci permette di esplorare la natura, creando con essa un rapporto più intimo, rispettoso e magico. Il turismo equestre fornisce l’opportunità di cogliere gli innumerevoli motivi di interesse offerti dal nostro territorio regionale».
Cosa che l’associazione ha reso concreta da oltre 4 anni con le varie escursioni mirate a far conoscere la cultura agricola ed equestre siciliane. Vivere a tu per tu con il cavallo, può costituire un primo passo verso la conoscenza della tradizione di un territorio, dei suoi equilibri naturali, delle sue regole di vita. E così che «l’equiturismo» diventa «ecoturismo», e l’uomo torna a rapportarsi con la natura. La scelta del cavallo come compagno ideale di questa riscoperta è quasi naturale, perché è sempre stato una presenza solenne nella vita in Sicilia. «La nostra associazione organizza, durante tutto il corso dell'anno, manifestazioni ed eventi legati al cavallo, amalgamando in un unico programma turismo, ambiente, sport e attività produttive tipiche. – continua Spinosa – L’escursione che ha avuto più successo è quella che parte da Cefalù, per arrivare all’Etna; si tratta di una settimana utile per scoprire il parco delle Madonie, dei Nebrodi, un’altra faccia della Sicilia, insomma.
Poi, si fa sosta nei vari agriturismi, dove non mancheranno le degustazioni della tipica cucina locale e genuina. I nostri clienti rimangono entusiasti: nessuno si aspetta di vedere paesaggi e panorami così belli».

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