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Giovane di origini siciliane muore in vacanza in Grecia

NAPOLI. Potrebbe rientrare in Italia già in giornata la salma di Giulia Grasso, la ragazza di 22 anni originaria della Sicilia ma residente da tempo nel quartiere di Fuorigrotta a Napoli, morta in un incidente avvenuto sabato a Mykonos, l'isola greca dove era in vacanza da una settimana e di cui riferiscono organi di stampa.

Secondo la ricostruzione della polizia locale - riportata da Massimo Cirillo, imprenditore di Torre del Greco per anni, corrispondente consolare in Grecia - la ragazza, all'ultimo giorno di vacanza nell'Egeo e poche ore prima della partenza, ha noleggiato un quad, una grossa moto a quattro ruote, per raggiungere il versante opposto dell'isola rispetto a dove i ragazzi soggiornavano.

La tragedia si è verificata lungo il percorso: Giulia Grasso, che viaggiava nella parte posteriore del mezzo condotto da un'amica, indossava una lunga sciarpa. Proprio la pashmina è andata a impigliarsi negli ingranaggi del mezzo, strangolando la giovane. Inutili i soccorsi: la diagnosi dei medici è stata rottura dell'osso del collo. Immediatamente informati dalle autorità locali i familiari della giovane che però ieri non erano ancora riusciti a raggiungere Mykonos.
''Non c'era un avviso che indicasse alle ragazze quale abbigliamento era più consono portare. Nessuno dei responsabili della struttura dove hanno preso in fitto i quad ha spiegato loro che era meglio non indossare sciarpe o anche semplicemente gonne lunghe. In Italia, mi dicono, queste indicazioni invece vengono fornite. Quello che è accaduto alla povera Giulia si sarebbe potuto evitare con poche, semplici informazioni''. Sono le parole di Vittorio Pistacchio, il padre di Alessandra, l'amica che guidava il quad sul quale ha perso la vita Giulia Grasso.
L'uomo racconta di una figlia ''profondamente scossa'' e ''disperata''. Poi passa a descrivere quegli ultimi momenti della vacanza di cinque amiche partite da Napoli una settimana prima e prossime a rientrare in Italia: ''Sarebbero tornate - racconta - il giorno dopo''. ''E' atroce sapere - prosegue - che le ragazze con i quad erano praticamente arrivate nella casa che avevano preso in affitto a Mykonos. Mancavano poche decine di metri, e fino a quel momento era stata una mattinata come tutte le altre: erano state a fare colazione e stavano tornando a casa quando a pochi metri dal portone è avvenuta la tragedia''.

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