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Legge antiparentopoli, Crocetta cambia tutto

Dopo i dubbi del commissario dello Stato tolti dalla norma i riferimenti a coniuge e parenti degli onorevoli. Il presidente cerca di ottenere l’approvazione del nuovo testo prima della pausa estiva dell’Ars

PALERMO. Cambia ancora la legge antiparentopoli. C’è un nuovo testo scritto in tutta fretta ieri sera e che inizia adesso una corsa contro il tempo per essere approvato fra giovedì e venerdì. Ma è un testo più leggero, molto diverso da quello che l’Ars ha provato a varare fino alla settimana scorsa dopo mesi di trattative. È l’esito di una giornata convulsa in cui informalmente anche il Commissario dello Stato, Carmelo Aronica, ha fatto pesare i propri dubbi sull’impostazione che il governo ha seguito fino a ieri.
Il primo testo era stato fortemente voluto da Rosario Crocetta per impedire a deputati che hanno interessi nella formazione professionale di restare a Sala d’Ercole. Il governo ha scelto la via del ritiro del provvedimento per scrivere un nuovo testo. Cambia la strategia: per evitare di incorrere in giudizi di incostituzionalità Crocetta ha deciso di modificare l’attuale legge regionale sulle incompatibilità. E spariscono i riferimenti a coniuge o parenti dell’onorevole o aspirante tale.
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