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Caffè, torrone e olio: delizia per i buongustai di Seul

CALTANISSETTA. I prodotti tipici del nisseno sbarcano a Seul. Una iniziativa che merita di essere conosciuta, approfondita e diffusa: dodici produttori dell'agroalimentare di qualità del territoro hanno deciso di lavorare in sinergia per far crescere le proprie aziende, grazie anche al coinvolgimento di Pasquale Tornatore responsabile Slow Food. L'idea nasce dall'incontro tra Salvatore Vancheri e la famiglia Geraci: saranno loro a confezionare per il periodo natalizio i migliori prodotti agroalimentari tipici del territorio nisseno. Oltre alle due promotrici, la Torrefazione Vancheri e il Torronificio Geraci di protagoniste sono anche le aziende di Salvatore Diliberto che produce l'olio Arkè a Serradifalco; di Filomena Alaimo, la cui famiglia custodisce la ricetta della Cuddrireddra di Delia; di Salvatore ed Eliana Cannavò che producono a Caltanissetta il Barocho, amaro biologico di erbe selvatiche;la Fattoria Di Gesu che produce la Lenticchia di Villalba e il pomodoro Siccagnu; la Masseria del Feudo della famiglia Cucurullo che produce vini, olio extravergine d'oliva, latte, e pesche; l'Azienda Agricola La Carrubba di Serradifalco con le sue confetture di frutta biologiche; l'Azienda Agricola Cammarata di San Cataldo produttrice di pasta di farina di grano Russello biologico macinato a pietra e yogurt di Capra Maltese in biologico; l'Azienda Agricola Girafi con le sue erbe aromatiche coltivate sulle alture di Mussomeli; la Vrisca di Gruttadauria a Serradifalco con i prodotti derivanti dall'apicoltura e l’ Azienda Agricola Antiche Tradizioni di Luisa Montalto di Santa Caterina Villarmosa che si occupa della produzione di prodotti da forno biologico a base di lavanda coltivata nei propri terreni. Le campionature di questi prodotti sono state spedite a Francesco Morello, origine siciliana, che da tempo vive a Seul dove, insieme alla moglie, gestisce la Morello International, azienda distributrice di prodotti agroalimentari italiani. S.M.gestione della riserva.L’associazione al Comune di Serradifalco: «In un anno le condizioni non sono migliorate». S.M.

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