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E-Servizi, stop agli stipendi di 76 dipendenti

PALERMO. Stop al pagamento degli stipendi dei 76 dipendenti di Sicilia e-Servizi, società di cui la Regione è socio di maggioranza e che gestisce i servizi informatici di tutta l’amministrazione. Il socio di minoranza, la Sicilia Venture, ha comunicato difficoltà finanziarie legate anche a un credito da 80 milioni vantato nei confronti di palazzo d’Orleans: “Intendo assicurare – ha scritto la società in una nota - che non appena Sicilia e Servizi S.p.A. effettuerà dei pagamenti, l'Azienda provvederà immediatamente a pagare quanto dovuto a tutto il personale dipendente”.


La comunicazione è arrivata questa mattina, nel giorno in cui il sistema di pagamento della Regione, gestito da Sicilia e-Servizi, utilizzato per erogare gli stipendi ai regionali, ai fornitori e a tutto l’indotto, sarà "non fruibile" per "attività di evoluzione del programma informatico", che durerà per sette giorni, week end compreso. Coincidenza che ha lanciato l’allarme, a Palazzo d’Orleans, sul rischio di uno sciopero dei dipendenti, come già accaduto in passato, paralizzando l’attività degli uffici. Ipotesi al momento scongiurata, anche se i lavori potrebbero comunque causare disagi nei pagamenti. Ma  i lavoratori chiedono però certezze sul loro futuro e assicurano il servizio anche senza stipendio. 


I 76 esperti informatici  rivendicano quanto contenuto in una convenzione siglata tra Regione e socio privato nel 2007: alla fine del 2013 questi lavoratori dovrebbero transitare nella società partecipata della Regione e gestire direttamente la rete informatica della Regione. Ma il presidente Rosario Crocetta ha annunciato di voler chiudere Sicilia e-Servizi, al centro di un’inchiesta dell’Unione europea e della magistratura per anomalie nella gestione di un fiume di denaro  per realizzare progetti informatici. Da qui la scelta di nominare l’ex pm Antonio Ingroia come commissario per cercare di mettere ordine.



Resta il fatto che, ad esempio, dal 5 agosto tutti i sistemi di pagamento della Regione avverranno su piattaforma informatica e gli uffici diranno addio a carta e penna. “Ma senza di noi – dicono i dipendenti – chi gestirà il servizio?”. Questi lavoratori sono stati però reclutati senza concorso: possono transitare alla Regione? L’assessore regionale alla Funzione pubblica, Patrizia Valenti, fa il punto sulla situazione e sulla possibilità di bandire un concorso pubblico aperto a tutti, in un articolo in edicola domani, sabato 27 luglio, sul Giornale di Sicilia.

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