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Precari della pubblica amministrazione, Cisl Fp: in Sicilia si perde tempo

PALERMO. “Per i precari di tutta Italia è arrivata la proroga. Perché in Sicilia lo stesso provvedimento non è ancora approdato all'Ars?”. La funzione pubblica della Cisl lancia l'allarme, attraverso le parole del segretario generale Gigi Caracausi: “Sono ventimila – spiega - i precari della pubblica amministrazione siciliana interessati dalla stessa proroga che, per i precari del resto d'Italia, è stata decisa dal Consiglio dei ministri. Il governo nazionale, infatti, ha disposto un’ulteriore rinnovo dei contratti in scadenza al prossimo 31 dicembre. Oggi, dunque, - aggiunge Caracausi - è arrivata la conferma ufficiale di un provvedimento comunque, annunciato, già inserito dal premier Enrico Letta nel suo discorso programmatico che lo aveva portato a ottenere la fiducia sia alla Camera che al Senato dopo l’insediamento del nuovo governo”. Ma se in Italia i precari possono tirare un primo sospiro di sollievo, lo stesso non può dirsi per i siciliani: “Perché in Sicilia – incalza Caracausi - tale provvedimento non va in Aula? Perchè bisogna aspettare l'ultimo minuto, rischiando così di far salire ulteriormente la tensione? Perché l'eventuale proroga deve apparire il solito regalo del demagogo di turno? Siamo già alla fine del mese – prosegue il sindacalista - e come sempre gli enti dovranno adottare procedure e provvedimenti in zona Cesarini, se non oltre”. E il futuro, comunque, non è roseo: “La buona, o forse cattiva, notizia per i precari del pubblico impiego – spiega infatti Caracausi - è che, siccome il nuovo rinvio è arrivato dopo quello di fine 2012, si tratterà comunque del capolinea: con il fondo disposto dal dl 78/2010 che vincola i risparmi per questa categoria di lavoratori ormai prosciugato, infatti, non ci saranno spazi di manovra per ulteriori proroghe”. Insomma, alla fine dell'anno i nodi verranno al pettine. Così come la necessità di pensare, una volta per tutte, alla stabilizzazione di questi lavoratori.

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