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Niscemi, casa di riposo Giovanni Giugno: sospesi i licenziamenti delle lavoratrici

NISCEMI. Una sospensione di due mesi dei provvedimenti di licenziamento delle 23 lavoratrici della Casa di riposo per anziani "Giovanni Giugno" e una proroga per lo stesso periodo della gestione dei servizi garantiti dalle attuali cooperative. È questa la decisione adottata giovedì sera, a conclusione del tavolo tecnico svoltosi presso la prefettura di Caltanissetta, per cercare di evitare le proteste del personale che rischiavano di tramutarsi in atti inconsulti, dopo che due operatrici Osa erano salite sul cornicione della Casa di riposo minacciando di buttarsi giù se non fossero state revocate le lettere di licenziamento.


Ora, è tornata la calma all'interno dell'Ipab niscemese, dove nei giorni scorsi la tensione era salita alle stelle, coinvolgendo gli stessi anziani ospiti della Casa, i quali erano caduti nella più cupa costernazione dopo che era stato loro comunicata la notizia che sarebbero stati trasferiti in altra struttura fuori comune, in attesa che la nuova ditta che si era aggiudicata la gara di affitto dei locali dell'Opera pia avesse completato le procedure di avvio della nuova gestione. L'incontro della Prefettura è servito a fare chiarezza e a ridare una certa speranza sia alle dipendenti che agli anziani ospiti. Alla riunione presieduta dal prefetto Carmine Valenti, erano presenti il sindaco Francesco la Rosa, il presidente del consiglio comunale Luigi Licata, il vicepresidente del Cda dell'Ipab, Maria Concetta Ania, il direttore amministrativo Franco Maugeri, il segretario provinciale della Fisascat-Cisl, Angelo Gallo, un funzionario dell'Assessorato regionale alla Famiglia, e una rappresentanza delle lavoratrici.


Il sindaco La Rosa, dopo aver esposto la preoccupante situazione venutasi a creare in seguito alla decisione di privatizzare la gestione della Casa di riposo cedendo in affitto la struttura all'impresa vincitrice della gara, ha chiesto che venisse verificata la correttezza di tutto l'iter procedurale. Al termine dei numerosi interventi, si è deciso di concedere in autotutela la proroga di due mesi all'attuale gestione e di congelare gli effetti delle lettere di licenziamento dei dipendenti. In questo periodo, la Regione Siciliana invierà ispettori che passeranno sotto la lente di ingrandimento tutti gli atti amministrativi dell'Ipab, per accertarne la regolarità e il rispetto della normativa vigente.


Il mantenimento per altri due mesi della vecchia gestione dovrebbe servire a evitare anche il grave trauma del trasferimento agli anziani ospiti della Casa di riposo, che avrebbero dovuto essere traslocati in altra struttura accreditata nelle città del circondario. Cosa che avrebbe anche comportato il rischio che molti di essi avrebbero potuto rinunciare a tornare a Niscemi. 

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