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Le vittime del mostro di Cleveland in un video: "Grazie a tutti"

Sono passati due mesi da quando
Michelle Knight, Amanda Berry e Gina DeJesus, le tre ragazze
sequestrate per dieci anni dal "mostro di Cleveland" Ariel
Castro, sono state liberate. Per la prima volta hanno deciso di
parlare pubblicamente attraverso un filmato online per
ringraziare le persone che le hanno sostenute. Appaiono un pò
emozionate ma visibilmente felici per la libertà riconquistata,
dopo la terribile avventura che inevitabilmente segnerà il
resto della loro esistenza.
«Voglio ringraziare tutti coloro che hanno aiutato me e la
mia famiglia durante questo calvario», ha detto Amanda nel video
postato su YouTube. Era stata rapita nell'aprile del 2003 quando
aveva solo 16 anni, e oggi ha una figlia di 6 anni, nata durante
la prigionia. È stata proprio lei a riuscire a scappare per
prima dalla casa di Castro a Cleveland, Ohio, per dare
l'allarme. «Voglio che tutti sappiano quanto sono felice di
essere a casa con la mia famiglia e i miei amici. È stato
incredibile», ha continuato. Con il volto sereno, Amanda chiede
rispetto per la sua privacy, e tempo per ricominciare una vita
normale, assicurando: «Sto diventando più forte ogni giorno che
passa».
«Sono stata all'inferno e sono tornata, ma sono abbastanza
forte da camminare a testa alta, con il sorriso e i piedi ben
piantati per terra», ha aggiunto Michelle, l'unica delle tre
vittime che non è voluta tornare in famiglia. Non ne vuole
sapere più nulla: troppo forte la sensazione di essere stata
abbandonata dai propri cari. «Grazie per l'amore, il sostegno e
le donazioni che mi hanno aiutato a costruire una nuova vita.
Non permetterò - aggiunge - che quanto è accaduto cambi la mia
identità. Non voglio essere consumata dall'odio».
Anche Gina DeJesus ha ringraziato tutti «per il sostegno e
l'aiuto», mentre i suoi genitori, Felix DeJesus e Nancy Ruiz,
hanno voluto incoraggiare tutti i genitori che hanno vissuto un'
esperienza analoga a non vergognarsi di chiedere aiuto. «Contate
sui vostri vicini - hanno detto - Non abbiate paura di chiedere
aiuto, poichè qualcuno ve lo darà».
La storia delle tre ragazze, per dieci anni tenute segregate
dal mostro che le ha picchiate, violentate e costrette alla
fame, ha commosso l'America, tanto che "The Courage Fund", il
fondo istituito per aiutare le tre vittime, ha già raccolto
oltre un milione di dollari.
Nel processo a suo carico, Castro dovrà affrontare 329 capi
d'accusa, tra cui quella di omicidio aggravato per aver
picchiato Michelle Knight sull'addome, provocandole almeno
cinque aborti. La prossima udienza preliminare è prevista per
il 24 luglio.

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