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Errore del catasto, casa sequestrata e pignorata

PALERMO. Credeva di avere un appartamento in viale Crocerossa 113 a Palermo, e invece Riccardo Castagna, 43 anni, ha scoperto che, a causa di un errore nella particella catastale, l'immobile risultava appartenere a un imprenditore vicino alla mafia, e per questo è stato sequestrato e poi che la casa è stata pignorata dalla Sicilcassa, in liquidazione. Castagna, la cui vicenda è raccontata dal Giornale di Sicilia ha scritto anche una lettera al presidente della Repubblica, ha presentato un esposto ai carabinieri e ha una causa con i commissari liquidatori della Sicilcassa.


La paradossale storia comincia alla fine degli anni Settanta quando i genitori di Castagna cedono terreni al costruttore in cambio di appartamenti. Poi si innesca una trafila burocratica con errori che portano alla situazione odierna che viene scoperta, però, solo nel 1998, quando i Castagna decidono di vendere l'immobile e scoprono, attraverso gli atti richiesti, che il notaio che stipulò la compravendita avrebbe commesso un errore: il loro immobile sarebbe stato iscritto in una
particella che sarebbe di proprietà del costruttore e viceversa. La casa dell'imprenditore, però, è stata sequestrata. Il tribunale della sezione misure di prevenzione nel 2011 pone fine a questo errore rettificando gli atti catastali e  riassegnando l'appartamento ai Castagna. Ma nel
frattempo la casa che figurava essere del costruttore è stata pignorata dalla Sicilcassa.

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