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Lavoro, Bonanni: «Con intervento della Consulta a rischio l'autonomia delle parti sociali»

ROMA. «L'Italia è un paese in preda ad una totale paralisi. Non c'è decisione che non corra il rischio di finire sotto la 'tagliolà della Corte Costituzionale, del Tar o del Consiglio di stato». È quanto scrive oggi sul Corriere della Sera in una lunga lettera, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. «Nessuno vuole mettere in discussione il fatto che la Consulta si pronunci, in maniera autonoma, sulla legittimità costituzionale delle norme di legge» sottolinea nella lettera il leader della Cisl. «Tuttavia, spesso non è solo colpa di errori formali o di 'sciatteriè burocratiche. La verità è che la debolezza, la latitanza e le storture della politica hanno prodotto sempre più in questi anni una vera e propria supplenza della magistratura, ben oltre la sua indispensabile funzione istituzionale in un paese democratico. Anche sulle materie del lavoro c'è una discutibile tendenza a sollecitare l'intervento salvifico dei magistrati con il risultato di mettere a rischio l'autonomia negoziale delle parti sociali e non dare più certezza agli investimenti e all'occupazione. Un ruolo di supplenza che, come è avvenuto nel caso dell'abolizione delle province, sa molto di conservatorismo».

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