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Serradifalco, raccolta rifiuti al Comune: l’Ato non assicura il regolare servizio

SERRADIFALCO. I pignoramenti mettono in ginocchio l'Ato rifiuti e il comune si accolla il servizio di nettezza urbana. Nell'ordinanza emessa ieri dal sindaco Giuseppe Maria Dacquì, il servizio è affidato alla ditta "Eco Recuperi S.r.l." di Caltanissetta. Dietro corresponsione di un compenso orario. La spesa complessivamente sostenuta dal comune dovrebbe essere ripianata con le somme che prevede d'introitate con la "Tares". Era stato lo stesso Ato ambiente, poco meno di tre mesi fa, a comunicare all'amministrazione comunale "l'impossibilità di assicurare il regolare svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti". A causa dello stato di liquidazione della società d'ambito, della mancanza di liquidità finanziaria, dei numerosi pignoramenti eseguiti dalle società creditrici e dello stato di agitazione del personale dipendente. Quest'ultimo in arretrato di quattro stipendi. Secondo il primo cittadino, "dalla mancata raccolta consegue che l'intero centro abitato è invaso dai sacchetti di spazzatura depositati sui marciapiedi, accumulati all'interno dei contenitori e in ampi spazi esterni agli stessi". Tale situazione, sempre secondo Dacquì, "sta ingenerando notevoli rischi per la salute pubblica e per l'ambiente, a seguito dell'emissione di miasmi derivanti dalla decomposizione dei rifiuti organici, nonché intralcio al traffico veicolare, causato dal loro spargimento sulle sedi stradali". L'ordinanza del sindaco segue due precedenti note del 27 giugno. L'una, corredata di rilievi fotografici, del responsabile della Polizia municipale, segnala "che tutti i contenitori adibiti al contenimento dei rifiuti risultano stracolmi e sommersi di spazzatura a causa della mancata raccolta, che in diverse zone non si attua da diversi giorni". L'altra, del responsabile del servizio d'Igiene pubblica del Presidio sanitario, oltre a segnalare "la grave situazione igienico-sanitaria in cui versa il territorio comunale di Serradifalco a causa della mancata raccolta dei rifiuti", richiede anche "di attuare provvedimenti urgenti per rimuovere gli inconvenienti igienico rilevati". Tanto che, all'indomani dall'arrivo delle due note, il comune ha diffidato l'Ato "a rimuovere gli accumuli di rifiuti presenti nel territorio comunale entro le successive quarantotto ore". L'Ato, però, il 2 luglio, "in ragione dell'impossibilità di garantire i servizi essenziali connessi con la raccolta dei rifiuti", ha incarico il comune "d'intervenire in via sostitutiva per fronteggiare l'emergenza e salvaguardare salute pubblica e ambiente.

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