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Riforma delle Province, Crocetta: la legge siciliana non è anticostituzionale

PALERMO. «Mica hanno dichiarato l'incostituzionalità della legge siciliana». Così il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ha risposto ai cronisti in conferenza stampa a Palazzo D'Orleans, che chiedevano cosa accadrà, dopo la pronuncia della Corte costituzionale che ieri ha dichiarato l'illegittimità della riforma delle Province contenuta nel decreto "Salva Italia". «In quei ricorsi - ha aggiunto - c'era anche il ricorso di alcune Province avverso la legge regionale». Poi Crocetta ha concluso: «Si vede che noi le sappiamo fare meglio le leggi...».


CROCETTA: "LA QUESTIONE MORALE? PRIMA DI OGNI ALTRA COSA". «La questione morale e la giustizia vengono prima di ogni altra cosa. Chi è ladro deve sparire. Ritarderemo? Pazienza. Abbiamo ritardato 60 anni...», ha detto Crocetta. «Metteremo nei posti chiave persone oneste - ha aggiunto - così la macchina amministrativa funzionerà».


LA LEGGE ANTIPARENTOPOLI IN VIGORE ENTRO LA LEGISLATURA. Per il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, la "legge regionale antiparentopoli" entrerà in vigore «in questa legislatura». «Nella parte che riguarda le incompatibilità sicuramente occorrerà fare una norma transitoria», ha aggiunto Crocetta rispondendo ai cronisti.

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