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Legge anti-parentopoli, non potete deludere

Quando un problema non si vuole o non si può risolvere, si nomina una commissione. È questo un principio cinico ma molto frequentato dalla politica italiana. È balzato subito alla mente alla notizia che un gruppo di politici si occuperà della annunciata legge anti-parentopoli negli enti di formazione. La decisione prende il posto dell’attesa riforma che, finalmente, avrebbe dovuto avviare la bonifica del sistema dopo gli scandali degli ultimi tempi.
Il presidente crocetta ha dichiarato che si tratta solo di un intervallo tecnico. una pausa che servirà a evitare possibili incidenti in aula quando il testo definitivo sarà presentato. Si è anche impegnato a chiudere tutta la partita entro l’estate.
Ovviamente non c’è ragione per non credere alla promessa. Quindi aspettiamo. Tanto più che ormai il bubbone è esploso, come confermano gli interventi della magistratura e le raffiche di avvisi di garanzia. La riforma è l’occasione per la classe politica di riprendere l’orgoglio di se stessa. La Formazione è stata tradizionalmente il terreno dove sono cresciute clientele di ogni tipo e maniera. Ora c’è l’occasione per la riforma. Soprattutto per calmare l’indignazione che suscitano mogli, figli e parenti di politici inseriti ai vertici degli enti. Speriamo davvero che vengano creati dall'Ars i correttivi che servono per cambiare rotta. Altrimenti sarà un altro alimento per l’anti politica.
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