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Ior, corruzione e truffa: arrestati alto prelato e funzionario 007

ROMA. Un alto prelato, un funzionario dei Servizi segreti ed un broker finanziario sono stati arrestati da militari del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza, con le accuse di corruzione e truffa. L'indagine nasce come filone autonomo della più ampia inchiesta sullo Ior.
I provvedimenti, dopo le indagini svolte dal nucleo valutario della Gdf, sono stati chiesti dalla procura di Roma. Le richieste sono state accolte dal gip della capitale, Barbara Callari.

Tra gli arrestati c'é monsignor Nunzio Scarano, responsabile del servizio di contabilità analitica
dell'Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica (Apsa), l'organismo che gestisce i beni della Santa Sede. Scarano, tra l'altro, è coinvolto a Salerno in un'altra indagine per ricettazione. Le altre due persone arrestate sono l'agente dell'Aisi Giovanni Maria Zito e il broker Giovanni Carenzio.

Tra i reati contestati, oltre alla truffa ed alla corruzione anche la calunnia. La vicenda giudiziaria ruota intorno ad un accordo tra Scarano e Zito finalizzata a far rientrare dalla Svizzera 20 milioni cash di proprietà di alcuni amici del monsignore bordo di un jet privato. Per questo "servizio", Zito avrebbe ricevuto 400 mila euro.

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