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Tennis, Wimbledon parte con una sorpresa: fuori Nadal al primo turno

Nel tabellone femminile si arrende al primo match anche l'italiana Sara Errani

LONDRA. Wimbledon perde subito uno dei protagonisti più attesi: per la prima volta in carriera Rafa Nadal esce al primo turno in una prova dello Slam. È accaduto all'All England Club dove il maiorchino aveva già vinto due volte (2008 e 2010). Per mano di un perfetto sconosciuto, il belga Steve Darcis, 29 anni di dignitoso anonimato. Due settimane dal trionfo di Parigi, l'ottavo titolo dello Slam (record), Nadal stabilisce dunque un altro primato personale, ma questa volta negativo. Tre set, due tie-break, due ore e 55' minuti per congedarsi anticipatamente dal 35/esimo Slam della sua carriera (7-6 7-6 6-4), interrompendo una striscia di 22 vittorie consecutive dalla finale persa contro Novak Djokovic a Montecarlo. E regalare così un giorno di gloria al suo avversario, che quest'anno aveva vinto due sole partite. Un rendimento in linea ad una carriera scivolata ai margini dei riflettori: 12 volte eliminato al primo turno in 18 prove dello Slam, mai oltre il secondo turno a Wimbledon, mai una vittoria contro un top-5, attualmente inchiodato al 113/esimo posto del ranking mondiale (miglior classifica, No.44).  Sul Centre Court, davanti a Pippa Middleton e Condoleeza Rice, il belga sciorina la partita perfetta. Agevolata dalle precarie condizioni fisiche dello spagnolo che davanti ai taccuini però non cerca alibi. «Non è una tragedia, nello sport si vince e si perde - filosofeggia Nadal -. Due settimane fa mi trovavo in una situazione fantastica, stavolta ho perso. Ma la stagione va avanti. Il ginocchio? Non è il momento di parlarne perchè Darcis merita tutti gli onori di questa vittoria. Ma sono sicuro che tornerò presto a giocare». Lo scorso anno, dopo la sconfitta al secondo turno contro Lukas Rosol proprio qui, era rimasto fermo per sette mesi. Poi, il clamoroso ritorno 2013, con nove finali in altrettanti tornei, le sette vittorie, i 43 match vinti su 45. «Ma io sapevo che questa era la superficie più difficile per me perchè mi costringe a piegarmi di più. Tornerò comunque il prossimo anno, spero di essere al top per almeno altre due stagioni», l'augurio del maiorchino. Così vince due volte Roger Federer, che si sbarazza con la solita disinvolta eleganza del romeno Victor Hanescu (6-3 6-2 6-0), e scongiura la sfida contro il maiorchino nei quarti di finale. Tutto secondo pronostici anche l'esordio di Andy Murray che in tre set liquida il tedesco Benjamin Becker (64 63 62). Nel tabellone femminile vince, pur con qualche impaccio, Maria Sharapova che in due set prevale sulla francese Kristina Mladenovic (76 63). Successo d'autorità anche per Victoria Azarenka contro la portoghese Maria Joao Koehler (61 62), e prossima avversaria di Flavia Pennetta, in due set sulla britannica Elena Baltacha (64 61). Le delusioni della giornata arrivano però dai due big d'Italia. Delusione per Sara Errani, favorita numero cinque, battuta senza replica dalla giovane portoricana Monica Puig (6-3 6-2), staccata nel ranking 60 posizioni. «Non mi piace l'erba, ho paura di farmi male, di scivolare e cadere. Non riesco a giocare su questa superficie, meno male che ci sono pochi tornei sull'erba», il commento della romagnola. In campo maschile Fabio Fognini si arrende in quattro set contro l'austriaco Jurgen Melzer (67 75 63 62), disputando un match che lo stesso ligure definisce senza mezzi termini «una schifezza». «Ho sprecato un'infinità di occasioni, non ho espresso il mio tennis, non mi sono piaciuto. Sono stato noioso in campo, sono deluso», il giudizio di Fognini. Se Paolo Lorenzi deve cedere il passo al francese Kenny De Schepper (76 64 62), due squilli tra le donne: Karin Knapp supera la ceca Lucie Hradecka (63 64), Camila Giorgio la imita contro la britannica Samantha Murray (63 64). Avanza anche Flavia Pennetta che ha eliminato 6-4 6-1 l'altra britannica Elena Baltacha.

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