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Mare inquinato a Gela, ci sono tracce di idrocarburi

GELA. Il mare di Gela presenta ancora tracce di idrocarburi dopo lo sversamento in mare di oltre una tonnellata di petrolio verificatosi lo scorso 4 giugno alla foce del fiume Gela per un malfunzionamento del Topping 1, un impianto situato all’interno della Raffineria di Gela. Dopo le procedure di messa in sicurezza d’emergenza effettuate dalla Raffineria, da una ricognizione nell’area in cui si è verificato lo sversamento, effettuata il 20 e il 19 giugno dai militari della Guardia Costiera di Gela su delega della Procura della Repubblica è emerso che esistono ancora tracce di idrocarburi per cui servono ulteriori interventi. Gli uomini della Guardia Costiera hanno rilevato in particolare la presenza di consistenti chiazze di petrolio in prossimità delle panne assorbenti poste a sbarramento del fiume in corrispondenza del ponte di Via Generale Cascino. Sull’area interessata sono intervenute due piccole imbarcazioni in grado di navigare il fiume e un’autospurgo con i quali si è proceduto alla pulizia delle acque fluviali. Gli argini artificiali del fiume e le massicciate di scogli a pelo d’acqua sono risultate essere ancora pesantemente contaminati da idrocarburi che, sotto il sole cocente di questi giorni, stanno rilasciando in acqua chiazze e iridescenze a volte anche molto vistose.

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