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Il sindaco di Serradifalco «stana» gli evasori

Centomila euro recuperati dal capo dell’amministrazione. Prelavati dalle tasche di chi non paga le tasse

SERRADIFALCO. Tra il complessivo milione e mezzo di euro di avanzo d'amministrazione fatto registrare dalle casse comunali lo scorso 31 dicembre, più di centomila proveniva dalle tasche degli evasori. A fornire l'indicativo dato, il sindaco Maria Giuseppe Dacquì.
«L'aspetto più rilevante del consuntivo 2012 - afferma il primo cittadino - è rappresentato dall'accertamento e dal recupero dei tributi comunali evasi ed elusi». Ciò sarebbe stato possibile grazie agli uffici municipali che, «su impulso dell'amministrazione comunale, hanno accertato, per la sola imposta sull'Ici delle aree fabbricabili, un'evasione totale che supera i centomila euro». Insomma, amministrazione e uffici comunali si sono «organizzati» e hanno aumentato «la capacità di recuperare le entrate finanziarie» proprie. Del resto, come informa ancora Dacquì, «per gli enti locali non ci sono tempi rosei per le continue riduzioni dei trasferimenti». E non si tratta dell'unico elemento che ha portato la giunta comunale ad approvare uno schema di bilancio consuntivo con il segno più. Davanti a una cifra ancora più grande di quella dell'anno precedente.
ùL'avanzo d'amministrazione del 2012, infatti, si è portato dal poco più di un milione dell'anno precedente a 1.452.524 euro.
«Questo elemento però - precisa Il sindaco - non va letto in termini assoluti e totalizzanti, ma deve essere analizzato come un risultato che scaturisce dalla continua attività di bonifica e di normalizzazione dei conti comunali iniziata tre anni fa». Oltre alla caccia agli evasori, l'esercizio finanziario 2012 sarebbe stato «all'insegna del rigido contenimento della spesa corrente, senza tuttavia pregiudicare l'assolvimento dei servizi indispensabili ed essenziali».
Dacquì, poi, pone l'accento sulla costante verifica dei residui attivi e di quelli passivi. I crediti vantati dal comune e i debiti invece da onorare «negli ultimi tre anni», secondo Dacquì, sarebbero stati «ridotti notevolmente». In particolare, informa ancora il primo cittadino, «dagli oltre dieci milioni di residui passivi e analogamente per i residui attivi» oggi sarebbe stato dimezzato tutto. Il tutto, precisa il sindaco, «grazie anche a un'efficiente riorganizzazione e a un forte potenziamento degli uffici di ragioneria».

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