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Mercato, Galliani lancia la sfida alla Juve per Tevez

L'ad del Milan si è precipitato in un noto albergo milanese per incontrare il procuratore dell'argentino animando una vera e propria battaglia con i dirigenti bianconeri

MILANO. Dopo sms e telefonate, ecco il primo contatto diretto fra Adriano Galliani e l'agente di Carlos Tevez, Kia Joorabchian. L'ad del Milan, appena rientrato in aereo da Atene, dove ha concluso la sua Crociera rossonera nel Mediterraneo, si è precipitato in un noto albergo milanese per incontrare il procuratore dell'argentino animando una vera e propria sfida di mercato con i dirigenti della Juventus.  Da Torino smentiscono che poche ore prima ci sia stato un colloquio con Joorabchian, da tempo la Juve ha avanzato una proposta all'argentino. «Tevez è fedele, non mi tradirà», ha sorriso giorni fa Galliani, che un anno e mezzo fa ha dovuto stoppare all'ultimo istante l'affare con il Manchester City e l'argentino perchè Alexandre Pato rifiutò il trasferimento al Paris Saint Germain. La passione per Tevez non è mai finita e ora l'ad rossonero ha ripreso il corteggiamento, senza troppa discrezione. Prima i contatti telefonici mostrati ai giornalisti durante la crociera, poi sorrisi e abbracci, nelle immagini di Sky dell'incontro, e al termine una sola dichiarazione da parte di Galliani: «Con Kia siamo vecchi amici».  Nel duello con la Juventus, gli ottimi rapporti con il procuratore iraniano possono essere un vantaggio per Galliani, come il fatto che il Milan presto potrebbe avere risorse da spendere derivanti dalle cessioni di Robinho e Boateng. Senza contare che al Manchester City interessa molto un pezzo pregiato rossonero, Stephan El Shaarawy. L'italoegiziano non è incedibile, ma l'amministratore delegato gli ha consigliato di «stare tranquillo: se i maggiori club europei sono interessati a lui, vuol dire che è un giocatore importante. Noi crediamo in lui, gli vogliamo bene. A 20 anni - ha aggiunto - si soffre di alti e bassi, ma deve essere molto felice, è una grandissima cosa essere l'attaccante titolare in Nazionale e nel Milan». Ma è Mario Balotelli la stella di questo Milan. È il volto della campagna abbonamenti e Galliani pronostica per lui una notte magica in Champions League come quelle vissute da Massaro e Inzaghi, autori di una doppietta in finale nel 1994 e nel 2007, sempre sul prato dello stadio Olimpico di Atene dove l'ad rossonero è andato in 'pellegrinaggiò al termine della crociera. «È un grande attaccante, potrebbe toccare a lui - ha sorriso - E con lui che possiamo sperare di tornare in finale». «Balotelli è un campione, deve capire che qualsiasi cosa faccia fa notizia, e contare fino a 50, perchè la minima cosa che fa viene strumentalizzata», è il consiglio di Rino Gattuso, che di finali ne ha vinte due, come Massimo Ambrosini, la cui storia al Milan si è conclusa (per mancato rinnovo di contratto) dopo 18 stagioni (inclusa quella in prestito al Vicenza). Domani, in conferenza stampa a San Siro, sarà possibile conoscere le sensazioni di Ambrosini che secondo Gattuso «ha ancora la voglia di battagliare e andrà a farlo altrove. Il momento arriva per tutti, non so se lui era pronto - ha notato il futuro allenatore del Palermo -. Il Milan non mi sorprende, l'anno scorso ha iniziato una politica basata sui giovani ed è giusto lasci a casa i vecchi. Ma Ambrosini rimarrà sempre nella storia del Milan come me, Nesta, Seedorf e gli altri».

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