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Boom di abusivismo in Sicilia, 7 mila edifici fuorilegge in due anni

PALERMO. Quasi 4mila abusi scoperti nel 2011 e poco più di 3mila nel 2012. E ancora: secondo l'ultimo dato disponibile, quello del 2011, le pratiche di sanatoria sono 758.856. La «capitale» dell'abusivismo è Catania, con oltre mille abusi per 250mila metri cubi. È quanto emerge dal rapporto presentato stamani dall'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello. Ci sono ben 35mila edifici costruiti entro i 150 metri di distanza dalla costa, in violazione delle norme. Poche finora le demolizioni: appena 98 nel 2012, a fronte di oltre 1.200 ordinanze di abbattimento. «La gran parte della volumetria abusiva risulta realizzata nelle zone sottoposte ai vincoli sismico e idrogeologico, paesaggistico e archeologico, nell'intera regione», ha detto l'assessore Lo Bello. «I Comuni - ha aggiunto - devono dare seguito alle ordinanze di demolizione e di ripristino dei luoghi nel rispetto dell'ambiente e acquisire le opere abusive al patrimonio comunale, purtroppo così non avviene in moltissimi casi spesso anche per gli elevati costi di demolizione. Segna certamente una importante inversione di tendenza la demolizione, avvenuta su impulso della Procura di Agrigento, dell'ecomostro-simbolo della Scala dei Turchi a Realmonte, dove presto saranno abbattuti altri tre scheletri di cemento sulla vicina spiaggia di Lido Rossello». Interessante, come emerge dal Rapporto, è il caso di un Comune dell' Agrigentino che, di concerto con il ministero delle Infrastrutture e della Difesa, sta perfezionando una convenzione per avviare le procedure per accedere alle risorse finanziarie necessarie per le demolizioni di 181 immobili e per il trasporto a discarica degli inerti che ammonta a circa 7 milioni di euro. Dall'assessorato regionale al Territorio e Ambiente è intanto partita una circolare indirizzata a tutti i Comuni siciliani che prescrive di accelerare le operazioni di acquisizione al demanio delle strutture abusive altrimenti saranno i competenti uffici regionali a denunciare omissioni e inadempimenti all'autorità giudiziaria. Previsto anche il commissariamento per i Comuni che non si rispettano le norme sulla tutela dell'ambiente. In 186 Comuni siciliani su 390 (47,6% del totale) presi in esame dal Rapporto si evidenzia una volumetria abusiva complessiva di 500.752,01 metri cubi, di cui 348.531,03 mc per quanto riguarda la cubatura realizzata nelle aree sottoposte a vincolo sismico e per 75.072,58 a vinvolo idrogeologico. Seguono 32.673,95 metri cubi realizzata nella fascia dei 150 metri dalla battigia e nella zona di limitazione dell'edificabilità costiera, 14.389,55 nelle aree di interesse ambientale e Sic e Zps, 9.429,71 nelle aree di interesse archeologico e sottoposte a vincolo archeologico.

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