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Amministrative in Sicilia: affluenza in calo, ma caos nei numeri

PALERMO. Nei 142 comuni siciliani al voto al primo turno, l'affluenza registrata alle 22 nel 142 comuni siciliani chiamati al voto è del 47,64%. Nelle quattro città capoluogo l'affluenza è in calo, soprattutto a Ragusa dove il dato negativo è di circa 10 punti: 43,83% contro il 53,1 delle precedenti consultazioni. A Siracusa ha votato il 45,9% (48,35% nel 2008). Messina si attesta al 48,05%, contro il 50,71 di cinque anni fa. A Catania ha votato il 44,4 (47,08% il dato delle precedenti amministrative).   
Sul fronte dei numeri, l'analisi del voto in Sicilia lascia a desiderare: l'affluenza delle 12 e delle 19 è stata comunicata in ritardo, a causa di un problema sorto a Gravina di Catania, dove per un refuso tipografico nel cognome di uno dei candidati a sindaco (figurava una "n" invece che una "m") le operazioni di voto sono cominciate con parecchio ritardo. E nel capoluogo etneo, in serata, la lista "Catania Bene Comune" ha denunciato alla prefettura irregolarità in alcuni seggi.
Sul fronte della competizione elettorale, occhi puntati, soprattutto, su Catania e Messina. Nel capoluogo etneo il già due volte sindaco Enzo Bianco (centrosinistra) sfida l'uscente del Pdl Raffaele Stancanelli. Nella città dello Stretto, il centrodestra presenta due candidati - il parlamentare del Pdl Enzo Garofalo e l'ex assessore Gianfranco Scoglio, quest'ultimo sostenuto dagli ex An Giuseppe Buzzanca e Domenico Nania -, che si contrappongono a Felice Calabrò del centrosinistra e all'uomo simbolo delle battaglie contro il ponte, Renato Accorinti. Test importante per il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, è Ragusa, dove la lista "Il Megafono" fondata dal governatore dell'Isola schiera un proprio candidato, Giovanni Cosentino. C'é attesa per i risultati dei Cinque Stelle, che alle scorse regionali ottennero il 15% dei voti e 15 deputati su 90 all'Assemblea regionale, una performance che portò quasi al raddoppio della percentuale alle successive politiche. La Sicilia, per la prima volta, va al voto con doppia preferenza di genere, introdotta con una legge da poco approvata dall'Assemblea regionale: si potranno indicare due nomi, ma il secondo deve essere di sesso opposto al primo, altrimenti l'ultima preferenza sarà annullata. Seggi riaperti dalle 7 alle 15. Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno il 23 e 24 giugno.

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