Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Niscemi, allarme alla casa di riposo: a rischio diciotto posti di lavoro

NISCEMI. Allarme rosso per i 18 lavoratori delle cooperative Iopervoiperio e Speranza che prestano servizio all'interno dell'Ipab, Casa di riposo «Giovanni Giugno - Sacro cuore di Gesù» di Niscemi. I lavoratori, in stato di agitazione, manifestano la loro preoccupazione in seguito alla delibera 10 del 20 maggio 2013 emanata dal consiglio di amministrazione della casa di riposo, con la quale si dà rescissione al contratto d'appalto con il consorzio Maresol onlus, di cui le due cooperative fanno parte. Rescissione che determinerebbe la perdita del posto di lavoro per i diciotto lavoratori, nel caso non venissero assunti dal nuovo, eventuale, gestore e che porterebbe a «gesti estremi», come riportano in una nota diramata alla stampa. La rescissione del contratto con l'attuale gestore è dovuta alla decisione del consiglio di amministrazione dell'Ipab in quanto una parte del personale da oltre un anno reclama le mensilità arretrate maturate nell'arco di tre anni. I ritardi dei pagamenti sono dovuti a una mancanza di liquidità dell'Ipab e nell'incasso di rette sia da enti pubblici sia da privati. Attualmente, nonostante la crisi che ha costretto alla chiusura decine di Ipab siciliane, la casa di riposo di Niscemi con i suoi venticinque ospiti, presenta un bilancio, che potrebbe essere in attivo qualora rientrassero le somme da riscuotere. In un'eventuale passaggio di gestione tra l'attuale consorzio che gestisce i servizi e il consorzio che si aggiudicherebbe l'affitto della struttura, gli ospiti per un brevissimo periodo dovrebbero essere allocati in altra struttura. Il bando di gara del consiglio di amministrazione prevede che la struttura possa essere presa in affitto per un periodo di sei anni e con una base d'asta di 5 mila euro mensili. Somme che permetterebbero di saldare il debito con le cooperative che a loro volta salderebbero le mensilità pregresse con il personale. Effettivamente l'Ipab a fronte di un debito di circa 270 mila euro, vanta crediti per circa 300 mila euro, anche se, per alcuni creditori, esiste la costituzione di giudizio davanti ai giudici di riferimento. Inoltre il Consiglio di amministrazione, nella ricerca di liquidità ha messo all'asta beni non funzionali. Infine il consorzio Maresol ha chiesto al prefetto di Caltanissetta, Carmine Valente un tavolo di concertazione con l'Ipab, con i sindacati, con il Comune di Niscemi affinché si possa trovare una soluzione dignitosa per gli ospiti, per i lavoratori, per l'esistenza pubblica di una struttura da tutti additata a modello.

Caricamento commenti

Commenta la notizia