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Rinforzi per i rifiuti a Serradifalco, Valenti: «Più mezzi per la raccolta»

In servizio altri due camion e una pala meccanica. L’assessore: «Entro due giorni l’emergenza sarà rientrata»

SERRADIFALCO. Ora contate per l'emergenza rifiuti insorta più di una settimana fa. Grazie ai due camion e alla pala meccanica con cui oggi e domani saranno utilizzati per svuotare i cassonetti e rimuovere le pile di sacchetti della spazzatura accatastate ai loro lati. «E, soprattutto, grazie alla buona volontà dei lavoratori dell'Ato ambiente C1 in servizio a Serradifalco». Come affermato dall'assessore comunale all'ambiente Francesco Valenti. Il quale informa anche che, «rimossa in due la spazzatura fino a oggi non raccolta, da lunedì della prossima settimana i dipendenti della società d'ambito inizieranno a svuotare i bidoni dei rifiuti riciclabili». Anche questi nelle ultime settimane rimasti pieni.
I dipendenti della società d'ambito, da tre mesi senza stipendio, stanno ancora una volta tributando fiducia all'amministrazione comunale di Serradifalco. Dopo che questa, nella riunione di martedì scorso in Prefettura - in cui a rappresentarla è stata giusto l'assessore Valenti - si è impegnata a versare nelle casse dell'Ato ambiente Cl1 un terzo di quanto dovuto per il servizio di nettezza urbana svolto nei primi cinque mesi dell'anno. Così come aveva senza mezzi termini chiesto, a tutti i sindaci presenti alla riunione, il commissario liquidatore della società Elisa Ingala. Chiarendo che le somme sarebbero servite per «stoppare i creditori, pagare la discarica e saldare tutti i dipendenti». Secondo i dati messi sul tavolo della Prefettura dalla società d'ambito, i comuni complessivamente dovrebbero versare circa sei milioni di euro. Caltanissetta, in particolare, circa un milione di euro. Anche se immediatamente all'Ato servirebbero meno di due milioni di euro. Tanto che in quella sede il Prefetto ha chiesto al liquidatore un resoconto dei pagamenti che ogni comune è disposto ad anticipare, entro la giornata di oggi. Nella riunione di martedì, però, Luisa Lunetta, della Cgil, ha definito «una vergogna, la gestione dei sindaci» che ha invitato a «non continuare a temporeggiare ma ad assumersi le proprie responsabilità». Secondo la sindacalista, infatti, «se l'Ato è in ginocchio, la responsabilità è dei comuni». Lunetta, poi, rivolta ai sindaci, ricordando che si tratta di una società per azioni, ha detto «l'Ato siete voi, non dovrebbe essere perciò necessario che ogni mese vi sia ricordato che cosa fare. Nonostante sia un loro obbligo, vedo solo disinteresse da parte dei sindaci che sono molto in ritardo rispetto all'assunzione di concrete responsabilità e sulla futura gestione del servizio di nettezza urbana».

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