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Petrolio sul mare di Gela, bonifica in corso e scattano le indagini

GELA. Sono ripresi stamani sul mare di Gela i voli di perlustrazione dell'Atr 42 della Guardia costiera alla ricerca di eventuali macchie di idrocarburi in superficie e sulla riva, dopo le operazioni di bonifica effettuate ieri per recuperare il petrolio fuoruscito, per un guasto tecnico, dall'impianto «Topping 1» della raffineria dell'Eni. Campioni d'acqua e di sabbia sono stati prelevati e sottoposti ad analisi di laboratorio, per accertare la presenza di elementi inquinanti. Prosegue, intanto, la bonifica dell'alveo nel tratto terminale del fiume Gela, fino alla foce, che è stato investito dalla massa di greggio in emulsione con acqua mare proveniente dallo scambiatore in avaria dell'impianto di distillazione primaria del petrolio, fermato dopo l'incidente e posto sotto sequestro dalla magistratura. Le indagini sono state affidate alla Capitaneria di porto che, anche oggi, ha schierato i mezzi antinquinamento per eliminare gli ultimi residui di petrolio. Nel registro degli indagati, come atto dovuto, sono stati iscritti la società «Raffineria di Gela Spa» e il «responsabile di settore», in attesa di meglio accertare eventuali ulteriori responsabilità personali e amministrative in merito ai reati previsti dal codice dell'ambiente, nonchè per danneggiamento aggravato e disastro innominato colposo.

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