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La foca monaca alle Egadi Un concorso per il suo nome

Per festeggiare l’evento il ministero dell’Ambiente ha indetto l’iniziativa su internet. Il premio per il vincitore sarà un week-end nei luoghi dove è ritornato il mammifero

Un nome per la foca monaca, tornata nelle acque italiane. Nel mare delle Isole Egadi, per l'esattezza, è stato avvistato un esemplare femmina e per l'occasione il ministero dell'Ambiente ha avviato un concorso sul web per «battezzarla»: in palio c'è un week-end nell'arcipelago.
Che la foca del Mediterraneo, specie a rischio d'estinzione, sia di nuovo nelle acque italiane lo confermano i dati scientifici presentati da un monitoraggio condotto dall'Ispra (Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e dall'Amp (Area Marina Protetta) Isole Egadi, iniziato circa due anni fa. «L'esemplare da noi avvistato, grazie a delle foto-trappole posizionate in luoghi strategici e abbastanza protetti dalle attività dell'uomo, è con molta probabilità una femmina adulta in età fertile - spiega Stefano Donati, direttore dell'Amp Isole Egadi - Quindi, non si esclude che possano esserci anche altri esemplari. Non conosciamo ancora il numero certo, ma è difficile pensare che ci sia un solo esemplare. Che sia femmina, poi, presuppone anche una possibile attività riproduttiva».
Dai campioni rilevati, infatti, la sua presenza sembra essere «stanziale, non si tratta di un esemplare errante, cioè di passaggio - aggiunge Donati - ma considerata la posizione, abbiamo ragione di pensare che la sua presenza sia stabile, tra l'altro confermata nel periodo invernale». Un mammifero tra quelli soggetti ad un rischio molto alto d'estinzione: secondo l'Iucn (International Union for Conservation of Nature), infatti, sarebbero in tutto 400 gli esemplari presenti a livello mondiale. E adesso pare che abbia scelto di tornare nelle acque del Bel Paese. Considerata l'eccezionalità della scoperta, di un animale da molti definito ormai «leggendario», data la sua rarità, il ministero dell'Ambiente, insieme ad Ispra e Amp, ha indetto un concorso sul web per scegliere il nome da dare alla foca fotografata. Due le categorie coinvolte. La prima iniziativa infatti sarà rivolta agli alunni delle scuole, primarie e secondarie, delle Isole Egadi, che dovranno presentare, oltre al nome scelto, anche un elaborato sull'animale. Il migliore sarà poi premiato con una fotocamera subacquea. Un concorso più ampio è rivolto invece a tutti gli utenti del web o almeno agli appassionati del mare, a cui sarà richiesto di registrarsi al sito www.ampisoleegadi.it e indicare la propria preferenza. Al vincitore sarà poi omaggiato un week-end nell'arcipelago, alla scoperta dell'area marina protetta. A giudicare entrambe le competizioni, giovedì, una giuria composta, oltre che da rappresentanti del Ministero, Ispra e Amp Isole Egadi, anche da conduttori famosi: Donatella Bianchi, conduttrice su RaiUno della trasmissione «Linea Blu», e Antonello Dose e Marco Presta, speaker di RadioDue. «Obiettivi del concorso - sottolinea il direttore Stefano Donati - sono sensibilizzare i cittadini e soprattutto le nuove generazioni al rispetto e alla tutela delle specie in via d'estinzione e far conoscere ai ragazzi uno dei mammiferi simboli del Mediterraneo, che però oggi rischia di sparire». Tra le principali cause della sua estinzione, infatti, ci sarebbe proprio la caccia. La foca monaca trascorre la maggior parte della sua vita in mare, ma, come tutte le altre foche, ha bisogno di sostare a terra per adempiere a specifiche funzioni, come il parto o il cambio del pelo. Le grotte marine con zone interne emerse, ben protette dal moto ondoso e dall'attività di caccia, sembrano essere l'habitat scelto dalla specie per proteggersi dalla caccia a cui è stata sottoposta nel corso degli ultimi 2 mila anni. Caratteristiche che la costiera egadina ha.

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