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Sanità, Borsellino: "Tariffe nazionali per i laboratori di analisi"

PALERMO. «Sono disponibile a ogni confronto e a portare avanti ogni proposta ragionevole  tenendo presente che la Regione segue norme, sentenze e vincoli di bilancio.
L'applicazione del tarriffario nazionale è dovuta».
L’assessore alla Sanità Lucia Borsellino prova a fermare la protesta dei laboratori di analisi. Ma all’incontro già fissato per oggi pomeriggio si arriva in un clima di tensione sempre più alta.
«Far pagare le prestazioni a carico del servizio sanitario nazionale - ha detto l’assessore - è un grave disservizio verso i cittadini e chi lo fa deve assumersene la responsabilità. Ricordo che le strutture accreditate sono contrattualizzate con il Servizio sanitario ed operano per conto dello stesso».

«Altre regioni - aggiunge - che hanno mantenuto tariffe maggiori per alcune prestazioni, potevano farlo solo se a carico del proprio bilancio regionale e non del fondo sanitario. Gli Uffici hanno valutato, con le categorie interessate, ogni possibile soluzione. Ma la loro percorribilità è sostanzialmente subordinata al reperimento di risorse, in atto non previste nel Bilancio regionale, o, per quanto attiene alla modifica del decreto ministeriale, ad un percorso dall'esito comunque subordinato ad un confronto con il Ministero. Far pagare prestazioni a carico del servizio sanitario è un grave disservizio verso i cittadini e chi lo fa deve assumersene la responsabilità.  Questo governo ha già assunto l'impegno di mantenere invariati gli aggregati di spesa per il settore, nonostante minori trasferimenti di risorse complessive da parte dello Stato. Ricordo che le strutture private accreditate sono contrattualizzate con il Servizio Sanitario ed operano per conto dello stesso».
«A gennaio  - prosegue - un decreto dei ministri della Salute e dell' Economia, ha aggiornato le tariffe massime per la remunerazione delle prestazioni di assistenza ospedaliera e per la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale a carico del Servizio Sanitario Nazionale valide dalla data di entrata in vigore del decreto medesimo fino al 31
dicembre 2014. Lo stesso decreto ministeriale prevede che le regioni possono adottare tariffe inferiori o superiori rispetto a quelle determinate con il predetto D.M., tuttavia, in
quest'ultimo caso, 'gli importi tariffari superiori alle tariffe massime restano a carico dei bilanci regionalì.  Ma tale possibilità NON è prevista per le Regioni sottoposte ai piani di rientro o alla prosecuzione degli stessi».

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