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Display digitale: cambiano i supporti, ma non i metodi

PALERMO. «Carta penna e calamaio» si diceva a metà del secolo scorso. Oggi la tecnologia ci viene incontro, ma si cerca ancora di conservare la gestualità. I tablet di nuova generazione sono utilizzabili infatti con penne magnetiche che lasciano il segno sul display, così si riesce a coniugare l'innovazione con l'uso della scrittura. E l'inchiostro è digitale, non sporca, si può correggere senza problemi e riconosce la nostra scrittura trasformandola in testi.
Il progetto Samsung School è partito con il piede giusto, grazie ad un modello particolarmente adatto allo scopo. Il Galaxy Note 10.1 rappresenta uno dei tablet più ricercati del momento. Ha due punti a favore che ne fanno un prodotto di punta: è dotato di una penna speciale inserita nella scocca laterale che consente di scrivere sullo schermo come se fosse una tavoletta grafica, ed ha funzionalità multiwindows, consente cioè di aprire due finestre affiancate con applicazioni diverse. Così se da un lato guardiamo un video su youtube, dall'altro possiamo prendere appunti con la speciale penna.
Non solo giochi dunque sui nuovi tablet: in realtà già da un paio di anni molti ragazzi hanno imparato a chattare e studiare con questi dispositivi. Diversi libri di testo digitali infatti sono adottati dagli studenti più tecnologici, ma anche parsimoniosi, vista la differenza di prezzo tra un libro cartaceo ed uno digitale.


O. ES.

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