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Missione "Volare", le prime ore di Parmitano sulla stazione spaziale

ROMA. Giusto il tempo di mangiare qualcosa e poi subito al lavoro: uno studio sul mal di testa che colpisce un astronauta su quattro non appena entra in orbita. Un problema che non sembra aver colpito Luca Parmitano, visto che a giudicare dalle immagini della sua faccia a bordo della Stazione Spaziale Internazionale Iss, e anche ascoltando le sue affermazioni, si sente l'uomo più felice dell'Universo, e non colpito da qualche tipo di nevralgia. L'astronauta italiano, dopo il collegamento con la Terra per i rituali saluti, ha scelto, insieme ai suoi colleghi appena giunti nel grande laboratorio tra le stelle, la sua personale cabina dove dormirà ed avrà un minimo di privacy. Parmitano, nato in Sicilia 36 anni fa e sesto astronauta italiano a varcare la soglia dello spazio, non avrà altri incarichi nei primi giorni di missione. Di solito infatti, le agenzie spaziali internazionali lasciano ad ogni nuovo arrivato qualche giorno di relativo riposo che serve per far adattare il proprio corpo allo stato di microgravità. Questo tempo libero è necessario inoltre per conoscere bene l'ambiente nel quale dovrà vivere per i prossimi 166 giorni. Per Parmitano infatti sarà questa la durata prevista della sua missione.

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