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Estro siciliano per look esotici: sandalo da piede nudo e kimono

Si chiama «barefoot sandal» ed è realizzato con un laccio come quello dei bikini, si aggancia alle dita. Le decorazioni in pasta di corallo e turchese

PALERMO. Mai più a piedi scalzi, anche in estate, la donna deve essere elegante a 360 gradi. È questa la filosofia dell’alcamese Marzia Di Gaetano che ha inventato il sandalo da piede nudo. Un’idea nata tra Saint Tropez e le barche più belle della Costa azzurra, «dove - racconta l’ideatrice del marchio Ma. Dì Creazioni - ho visto la vera eleganza, fatta anche con niente addosso o con pochi accessori che fanno la differenza come turbanti, cappelli e gioielli ma niente per rendere preziosi i piedi». I monili metallici da piede, per nuotare o per asciugarsi sui candidi cuscini bianchi degli yacht, non vanno bene ma un filo di lycra, lo stesso tessuto di molti costumi, impreziosito da pietre dure sì, e l’effetto è garantito. È stata questa la considerazione semplice quanto originale della trentasettenne ex segretaria di uno studio medico che tornata in Sicilia per amore, dopo un lungo periodo trascorso come noleggiatrice di barche di lusso per un armatore greco, ha dato vita ad un’iniziativa artigianale ed imprenditoriale. «Il mio «barefoot sandal» – spiega - è realizzato con un laccio simile a quello dei bikini, che si aggancia all’indice del piede e si intreccia alla caviglia. Gli elementi di decoro sono in pasta di corallo e turchese, in agata bianca e pietre dure con complementi di strass, perché per me la donna deve essere sempre scintillante anche dentro l’acqua». I soggetti sono legati al mare e alla natura, cavallucci e stelle marine, farfalle e orchidee nel classico nero o nei più allegri, giallo, azzurro, fucsia e nelle tinte fluo. Ogni barefoot può essere abbinato a costumi e a parei personalizzabili in pendant. E anche le spose, per le foto sulla sabbia o per danzare scalze alla fine della festa avranno piedi preziosi con tulle di seta elasticizzata, fiori d’arancio, perle e Swarovski. «Quando ho lasciato quel mondo e quei guadagni per vivere a Palermo - conclude la Di Gaetano - non riuscivo a stare con le mani in mano e ho fatto sì che queste traducessero il mio estro e i miei ricordi in accessori preziosi a portata di tutte le tasche». Dal salotto di casa, quindi, ad un proprio showroom di prossima apertura a Palermo, in via Petrarca, puntando alle località di vacanza di tutta Italia.
Sono ancora più esotiche le suggestioni che hanno ispirato Ezio Lauricella, 28 anni, originario della provincia di Agrigento, laureato in Economia all'università di Palermo, creatore di «Cum laude», un fashion brand eco-sostenibile, che debutta questa estate, a Milano, e che trova come proprio capo icona il Kimono alla siciliana. «L'idea di accostare ritagli di kimono in seta vintage alle creazioni siciliane, – spiega la conterranea Alessia Vella, 26 anni, laureata in Economia delle imprese alla Luiss, cofondatrice e addetta all’internazionalizzazione del marchio, – nasce da uno studio dell’università di Nagasaki che mette in relazione le nostre culture. L’anteprima della collezione è stata ad Asakusa Kannon, il quartiere più chic di Tokyo, ma anche la via dello shopping più cara al mondo. L'iniziativa «Cum Laude in the world», ha toccato San Francisco (USA) e Melbourne (Australia), e ora per omaggiare la nostra terra faremo le riprese dello spot alla Vucciria, il mercato che fu fonte di ispirazione anche per Guttuso».

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