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Per conservarli niente plastica, umidità e poca luce

PALERMO. I palermitani, quando è possibile, amano variare l’arredamento della loro stanza. E spesso partono proprio dai tappeti. Ne hanno diversi che amano cambiare all’inizio dell’estate e dell’inverno. Bisogna quindi saperli conservare per trovarli intatti la prossima stagione. I metodi consigliati dagli esperti sono tantissimi.

L’imperativo categorico è però uno solo: «Non utilizzare la plastica». I tappeti di qualità sono realizzati con materiali naturali come la lana che soprattutto con le alte temperature trasudano. «Utilizzare la plastica faciliterebbe l’insorgere di muffe che a lungo andare provocherebbero alcuni strappi nel tappeto – afferma Agostino Catalano della Casa del Tappeto di via Cavour, a Palermo – bisogna stare molto attenti».

«Ci sono altri metodi come quello di avvolgerli nella carta dei giornali – continua Prestigiacomo – è giusto anche legarli per mantenerli fermi». Il metodo della nonna infallibile è quello di strofinare sul tappeto da conservare le foglie di salvia che oltre a profumare sono un antibatterico naturale che promette di preservare a lungo i nostri preziosi tappeti. Poi, occhio al luogo in cui si conservano. Le cantine possono essere umide, e quindi anche in questo caso incentivare l’insorgenza di muffe. Meglio lo stanzino di casa. È consigliato inoltre di lasciare il tappeto al buio.
SA. RA.

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