SERRADIFALCO. «Fra due settimane il piano di fuoriuscita potrebbe essere pronto». Si dice «fiducioso» il presidente della rsu del municipio, Gaetano Garofalo, sul futuro dei precari. Del resto - come lo stesso sindacalista ha riferito al termine dell'incontro di ieri convocato dal sindaco Giuseppe Maria Dacquì - «il primo cittadino ha garantito che il nuovo responsabile dei servizi finanziari da domani metterà mano alla pratica dei precari». Già prima della riunione di ieri, sollecitato dai consiglieri di maggioranza del gruppo Generazione democratica, il sindaco aveva comunicato alla stampa che «il responsabile dei servizi finanziari, dal suo arrivo, meno di un mese fa, non ha ancora potuto lavorare al piano di fuoriuscita poiché impegnato nella stesura del bilancio consuntivo e perché colpito da un grave lutto». Dacquì, quindi, aveva assicurato che «la posizione dell'amministrazione comunale continua a essere quella di percorrere, se tecnicamente possibile, la strada che porta a un futuro più sereno, perché più stabile, per i precari». Tanto che i lavoratori, dopo il faccia a faccia di ieri, hanno deciso di «congelare» lo stato di agitazione già proclamato. «I lavoratori sono più sereni e lavoreranno meglio», ha affermato Garofalo. Che si è anche detto «fiducioso nell'opera del sindaco Dacquì, del presidente del consiglio Carmelo Magro Malosso e dell'amministrazione comunale». Prima della riunione di ieri, il sindaco Dacquì aveva avuto un acceso botta e risposta con il segretario provinciale Cisl- Fp Gianfranco Di Maria. Il sindacalista, nell'intravedere un presunto «comportamento antisindacale» del primo cittadino, nel caso «per la seconda volta non avesse convocato le organizzazioni dei lavoratori per discutere del piano di fuoriuscita dei precari», si era detto pronto a produrre una querela contro il sindaco. Nel definire, quelle del sindacalista, «uscite infelici, forse per ricucire lo strappo con i lavoratori che avevano restituito la tessera», Dacquì aveva avvertito che «se la Cisl ritiene sia fondata l'accusa di "comportamento antisindacale« mossa, ci denunci pure alle autorità competenti: sapremo dimostrare che si tratta soltanto di una grave illazione». Nel puntualizzare che la Cisl e le altre sigle sindacali non erano state invitate all'incontro di ieri e che i parametri per predisporre il piano di fuoriuscita dei precari sarebbero già stati certificati, Di Maria aveva ribattuto di essere disposto «a un confronto pubblico con il sindaco». Per il sindacalista si capirebbe se le sue «sono uscite infelici e molto più semplicemente verità scomode».
Serradifalco, nodo Lsu: attesa per il “piano di fuoriuscita”
La vicenda precari verso una soluzione. Il presidente rsu del Municipio, Gaetano Garofalo, si dice fiducioso sul futuro dei lavoratori comunali
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