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Riesi, troppe strade pericolose

La chiusura di un tratto di una corsia della «626» già teatro di gravissimi scontri, aumenta i rischi

RIESI. Tratti pericolosi della strada statale 190 e rischiosa chiusura di un tratto di una corsia della strada statale 626 dir per gli automobilisti.

A farsi portavoce dei disagi di diversi cittadini che percorrono quotidianamente le arterie che collegano Riesi, Sommatino ed altri centri del nisseno alle città della Provincia di Agrigento, è il rappresentante del Pdl Enrico Riggio. «Nei paraggi dell’ex cava di inerti di contrada Palladio – spiega Riggio - in un tratto a ridosso di una curva in discesa, si rischiano continuamente incidenti stradali, anche mortali. Nella zona a rischio idrogeologico, periodicamente soggetta a smottamenti e frane, si formano scalini nel manto stradale, che rendono pericoloso il transito di auto e tir. L’Anas intervenga in modo più incisivo non rattoppando saltuariamente il manto stradale». Proprio in prossimità del tornante nel mese di marzo perse la vita in un incidente stradale autonomo il trentasettenne Giuseppe Cantello di Sommatino.

Inascoltato è rimasto, sinora, l’appello dell’arciprete Domenico Lipani, che in occasione del funerale del giovane, aveva invitato le istituzioni e le autorità a sollecitare interventi per la sistemazione delle strade e per migliorare le condizioni della rete viaria del territorio. Anche le barriere di contenimento, in alcuni tratti dell’arteria statale 190 non sono certamente rassicuranti. Percorrendo la strada si possono notare guard-rail ai margini di ponti e cavalcavia piuttosto bassi, che dovrebbero essere innalzati e rafforzati. Il viadotto alle porte di Riesi e altri ponti lungo la statale sono proprio privi di adeguate barriere di protezione. Piuttosto pericolosa è diventata altresì la chiusura di un tratto di corsia della strada statale 626 dir che collega Riesi e Sommantino a Canicattì, Licata e ad altri centri dell’agrigentino.

«Da due anni si assiste inspiegabilmente alla chiusura del tratto della 626 dir – aggiunge Riggio -. Auto e tir sono costretti a percorrere una strada alternativa per Sommatino. Alcuni autisti indisciplinati però per evitare la deviazione, invadono la corsia chiusa al traffico e delimitata dai coni segnaletici o si cimentano in manovre azzardate che rischiano di provocare incidenti. Invito l’Anas a riaprire al traffico il tratto della 626 dir e a promuovere interventi per rendere sicura e priva di pericoli per gli automobilisti la strada statale 190». 

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