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Caltanissetta, "Troppi pericoli all'ospedale Sant'Elia"

Da più parti viene chiesto il ripristino del servizio, la direzione: «Ci stiamo adoperando affinché sia continuativo nelle 24 ore»

CALTANISSETTA. «La guardia notturna al pronto soccorso va ripristinata immediatamente». Interviene anche il sindacato sulla vicenda che in queste ultime settimane non solo ha scatenato grosse polemiche ma ha fatto registrare anche aggressioni verbali e non all’indirizzo dei sanitari in un reparto dove la notte, vista anche la sospensione del servizio, succede di tutto e di più.

Qualche settimana fa un medico era stato aggredito in pieno giorno dal parente di un paziente e tutto si è risolto per il meglio grazie alla guardia giurata di turno, che però, nel tentativo di proteggere l’operatore, ha riportato uno strappo alla spalla. Ma dalle 20 alle 8 la situazione peggiora. La direzione dell’Asp, nonostante le richieste incessanti da parte di medici e infermieri, sembra non voler ripristinare il servizio grazie al quale molto spesso si è evitato che certe situazioni degenerassero. A farsi portavoce della protesta è il segretario generale della Cisl, Paolo La Paglia.

«Si apprende che da circa due mesi – scrive in una lettera indirizzata al commissario straordinario – Vittorio Virgilio – è stato sospeso il servizio di vigilanza notturno presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero Sant’Elia. Tale sospensione genera dei gravi disservizi in quanto tutto il personale in turno è costretto, negli stessi momenti in cui si presta assistenza al paziente in visita, a dovere fronteggiare le pressanti richieste di chi è in attesa e dei loro familiari, che con atteggiamento spesso minaccioso reclamano assistenza immediata. Ciò comporta rischi all’incolumità personale degli operatori, ed inoltre non consente agli stessi di lavorare con la necessaria serenità, a potenziale pregiudizio di tutti i pazienti. Peraltro durante le ore notturne la litigiosità è maggiore in quanto il pronto soccorso è meta di alcolisti e pazienti in stato di agitazione e con particolare aggressività manifesta. Pertanto si chiede il ripristino del servizio di vigilanza notturno nel più breve tempo possibile».

Certo è che medici e infermieri, già in condizioni estreme, non possono occuparsi anche di salvaguardare l’incolumità di loro stessi e dei pazienti da gente che troppo spesso, anziché aspettare il proprio turno, perde le staffe. Per non parlare della privacy che spesso viene garantita solo grazie alle guardie giurate che costantemente si curano di chiudere le porte della sala medica ed evitare di far entrare e uscire continuamente i parenti dei malati. Rassicurazioni comunque arrivano dalla direzione del Sant’Elia. «L’amministrazione – ha spiegato il direttore di presidio Raffaele Elia - si è resa conto dell’importanza della sicurezza degli operatori sanitari e della tutela della privacy dei pazienti e sta adoperandosi affinchè la guardia venga mantenuta nell’arco delle 24 ore». 

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