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Regione, slitta il sussidio agli ex Pip: lavoratori nel caos

Dal 30 aprile oltre tremila persone sono a casa. Non sanno né quando sarà erogato il contributo previsto con la Finanziaria né dove presteranno servizio

PALERMO. Sul futuro immediato dei tremila ex Pip il caos regna sovrano. Dal 30 aprile, data di scadenza della copertura finanziaria, il bacino di «Emergenza Palermo» è a casa, non sa se e quando potrà cominciare a ricevere il sussidio approvato dalla nuova finanziaria regionale, né dove presterà servizio.
Gioacchino Lavanco, presidente della Social Trinacria onlus, che ha contrattualizzato tre anni fa i lavoratori ex Pip da assegnare poi a enti pubblici e privati che ne facessero richiesta, ha inviato a questi enti una nota in cui sospende dal 2 maggio i servizi erogati, perché non esiste più una copertura finanziaria. Poi ha chiesto lumi all'assessorato regionale alla Famiglia su come comportarsi in merito al licenziamento necessario affinché queste persone possano risultare idonee a ricevere il sussidio. L'assessore Ester Bonafede e la dirigente Maria Antonietta Bullara rispondono per iscritto, che fino a quando la nuova legge finanziaria «non entrerà in vigore, non sarà possibile offrire a chicchessia risposte che travalicano la data di vigenza dell'attuale normativa». Ma cosa prevede esattamente la finanziaria? E qua spunta un nuovo giallo. Gli ex Pip sono sul piede di guerra, perché gli è stato annunciato dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, un sussidio di 833 a persona, più assegni familiari fino al 31 dicembre 2013, ma questa cifra figura solo in un appunto a penna in calce al testo dell'emendamento 41.4 bis effettivamente approvato. Il testo parla, invece, dopo la stipula di un'apposita convenzione con l'Inps, di «un assegno di sostegno al reddito pari al sussidio economico in godimento al 31 dicembre 2009, ivi compresi gli assegni per il nucleo familiare ove spettanti». Questo vuol dire che si torna ai 620 euro che prendevano nel 2009, «più gli assegni familiari, che quindi portano la cifra più o meno a 833 euro» afferma la dirigente del dipartimento Lavoro, Anna Rosa Corsello, anche se l'espressione poco chiara «ivi compresi» sembra voler includere nel 620 euro anche gli assegni per i figli, come sostiene critico Mimmo Russo della Cisal.
«Ma quando dovrebbe avvenire tutto ciò? - si chiede Ludovico Gippetto, a nome del comitato per la stabilizzazione degli ex Pip - Se occorre aspettare la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge finanziaria, a maggio cosa faremo?». E il dubbio è legittimo. Anche per pagare il rateo di tredicesima e quattordicesima Lavanco attende indicazioni dalla Regione. E cominciano a venire fuori documenti sui rapporti tra la Social Trinacria e la Regione, su cui si era scagliato duramente il presidente Crocetta, perché non supportati da alcuna convenzione. L'Ufficio legale della Regione, nell'ottobre 2010, esprime un parere sull'«oggettiva utilità» della costituzione di questa associazione «per codesto Dipartimento per avere una più agevole gestione nella condizione di iniziativa sociale...».

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