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Gela, la stazione scompare lentamente: chiudono altri due binari ferroviari

Si riduce ulteriormente il numero di partenze e arrivi in via Madonna del Rosario. Resiste il carico merci

GELA. La lunga agonia della stazione ferroviaria di via Madonna del Rosario sembra non avere fine. Da qualche giorno, infatti, i responsabili di Ferrovie dello Stato hanno comunicato il fermo di due binari. In sostanza, si riduce ulteriormente il numero di partenze ed arrivi. Una decisione che, di certo, in pochi si attendevano: soprattutto, davanti ad una mole di lavoro già molto ridotta a causa dei precedenti tagli imposti al traffico ferroviario locale. Il fermo del primo e del secondo binario, così, sta mettendo in agitazione gli operatori in servizio nel sito di via Madonna del Rosario. Già da tempo, la situazione sembra volgere al peggio. Molte tratte, addirittura, vengono assicurate solo attraverso l’uso di autobus di linea che, in questo modo, sostituiscono le motrici. Il rilancio della stazione ferroviaria, così, sembra decisamente lontano. A salvarsi, almeno per il momento, sono soltanto i servizi di carico e scarico merci, nella maggior parte dei casi destinati alla fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. Per il resto, poco o nulla. Da mesi, le rappresentanze sindacali interne al gruppo chiedono un incontro direttamente ai funzionari della regione per meglio conoscere i progetti a breve scadenza sulla stazione ferroviaria. Da Palermo, però, niente è trapelato e il timore principale rimane quello della chiusura definitiva del sito locale. Un’ipotesi smentita, in ogni caso, dalla direzione centrale di Ferrovie dello Stato. Sicuramente, soprattutto negli ultimi anni, la percentuale di traffico passeggeri si è drasticamente ridotta: a causa, fra le altre cose, di tempi di percorrenza sempre maggiori. Limiti resi ancor più evidenti da un parco mezzi decisamente vecchio. Il fermo del primo e del secondo binario avrà ripercussioni anche sulle stazioni limitrofe, già comunque fortemente ridimensionate. I sindacati, intanto, continuano ad attendere notizie dagli uffici della regione e non escludono azioni plateali con l’obiettivo di mettere in risalto un disagio sempre maggiore. Il fermo dei due binari, comunque, sembra confermare il trend scelto dal gruppo Fs: gli investimenti sembrano decisamente lontani dal concretizzarsi. L’agonia della stazione ferroviaria, quindi, prosegue in attesa di conoscere meglio il suo futuro. Gli stessi operatori non riescono ad arginare neanche il fenomeno dei tanti furti che si è abbattuto sull’intera linea ferrata: i ladri vanno alla ricerca del prezioso rame.

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