GELA. Violentata nei pressi di una chiesa. Sarebbe successo a Butera nel 2011 ma solo adesso una quattordicenne ha trovato il coraggio di sfogarsi e raccontare tutto alla polizia. In manette sono finiti due minorenni di Gela. La misura di custodia cautelare in carcere, eseguita dagli agenti del Commissariato di Gela, è stata emessa dal Gip del Tribunale dei minorenni di Caltanissetta, Francesco Pallini su richiesta del Sostituto Procuratore Simona Filoni. I due dovranno rispondere di violenza sessuale aggravata. La 14enne, lentamente, lo scorso giugno, ha trovato il coraggio di denunciare gli abusi sessuali subiti nel marzo del 2011. In particolare, ha dichiarato di "essere stata costretta, di sera, ad appartarsi in un luogo vicino la Chiesa Madre, dove, dopo essere stata costretta a bere e dopo essere stata picchiata", sarebbe stata violentata da uno dei due mentre un altro la teneva ferma. Nonostante la ragazzina gridasse e chiedesse pietà, i due avrebbero continuato ad abusare di lei. Poi i due indagati, avrebbero tentato di darsi il cambio, ma le urla della ragazza avrebbero indotto i due minorenni a darsi alla fuga. Prima di far perdere le loro tracce avrebbero minacciato la minorenne e la sua famiglia costringendola a non rivelare niente a nessuno. Dopo averla lasciata a terra, "disperata, fra le lacrime e senza abiti", i due minorenni avrebbero fatto ritorno a Gela restituendo il ciclomotore che avevano preso in prestito.
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