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Gela, il Comune salda i debiti di dieci anni: un mutuo per pagare i vecchi espropri

Fornitori e imprese saranno liquidati grazie a una deroga al Patto di stabilità che sblocca 10 milioni di euro

GELA. L’amministrazione comunale ricorre a un mutuo di dieci milioni di euro per pagare tutti i debiti scaduti, arginando i limiti imposti dal patto di stabilità. Saranno retribuiti fornitori e imprese che hanno effettuato lavori per il Comune negli ultimi dieci anni. Il provvedimento dovrebbe permettere di liquidare anche i rimborsi per espropri di terreni, sollecitati dal tribunale per irregolarità sui calcoli riscontrate dai cittadini. La giunta comunale ha approvato a unanimità la delibera di anticipazione delle somme presentata alla Cassa Depositi e prestiti, che sarà rimborsabile in 30 anni. “Pagheremo tutti i debiti in tempi celeri – assicura il sindaco Angelo Fasulo – ma rimarrà il criterio di rispetto dell’ordine cronologico. C’è la possibilità di potere pagare tutti i fornitori e le imprese che hanno rapporti col Comune e di utilizzare una deroga al patto di stabilità. Abbiamo chiesto dieci milioni di euro – prosegue il primo cittadino - per dare ai nostri imprenditori una boccata di ossigeno. Sappiamo che c’è bisogno di più, il momento è difficile. La conferma di liquidità prevista per il prossimo 15 maggio consentirà di mettere in moto la nostra economia”. Il sindaco, nell’annunciare gli ottimi risultati ottenuti nel pagamento delle fatture, non nasconde le difficoltà di bilancio riscontrate dal suo insediamento a Palazzo di Città. “Abbiamo dovuto fare i conti con i limiti del patto di stabilità imposto dall’andamento della precedente amministrazione – prosegue Fasulo – Nonostante ciò, siamo riusciti a dimezzare e ridurre i consumi, oltre alle spese di rappresentanza e eliminare le auto blu. La nostra azione è servita ma fino a un certo punto. Abbiamo recuperato milioni di euro ma il Patto di stabilità ci blocca anche quando le somme sono disponibili. Con questo decreto di legge abbiamo degli spazi finanziari che permettono in alcuni casi di non considerare i limiti imposti dal patto di stabilità, ma anche di avere nuove entrate. Siamo in attesa degli spazi finanziari che saranno comunicati, ma abbiamo già indicato tutte le somme. In questi anni siamo riusciti a ridurre milioni di euro pignorati e le spese, accorciando di un anno i pagamenti alle imprese. Abbiamo soldi fermi e disponibili per imprenditori che hanno già realizzato le opere – conclude il sindaco – ma non abbiamo potuto pagarli, assistendo impotenti a casi di fallimento. Con questo decreto pensiamo di dare finalmente ossigeno alle imprese”.

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