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Greenpeace, blitz nel canale di Sicilia per la difesa delle acciughe

Due attivisti si sono tuffati in mare con grandi boe per fermare simbolicamente questi pescherecci che stanno distruggendo le risorse ittiche

PALERMO. Stamattina l'equipaggio della nave di Greenpeace "Arctic Sunrise" ha intercettato nel Canale di Sicilia una coppia di "volanti", imbarcazioni che usano reti a strascico semipelagiche per la pesca delle acciughe e delle sardine. Due attivisti si sono tuffati in mare con grandi boe per fermare simbolicamente questi pescherecci che stanno distruggendo le risorse ittiche grazie a una "licenza sperimentale" che viene rinnovata ogni sei mesi dal Ministero delle Politiche Agricole. Altri attivisti, su un gommone, si sono affiancati alle volanti, mostrando due striscioni "Questa
pesca svuota il mare" e "Esperimento pericoloso".

La popolazione delle acciughe nel Canale di Sicilia è ormai al limite del collasso e secondo i dati della Commissione Generale della Pesca nel Mediterraneo (CGPM) della FAO, negli ultimi tre anni in media si sono pescate circa 5.160 tonnellate di acciughe, quasi il doppio del massimo sostenibile (solo 2.359 tonnellate). La stessa fonte rivela che anche le popolazioni di sardine sono ai minimi e che non è possibile trasferire su questa specie la pressione di pesca.

Quella di stamattina è la prima azione in Italia durante il tour europeo di Greenpeace in sostegno della pesca artigianale. L"Arctic Sunrisé navigherà nel Mediterraneo con l'obiettivo di portare le richieste di chi pesca in modo sostenibile fino a Bruxelles, dove si sta decidendo la nuova Politica Comune della pesca.

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