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Governo, Letta allo sprint finale

Il presidente del Consiglio incaricato ha incontrato Pier Luigi Bersani, il leader del Pdl Silvio Berlusconi e Angelino Alfano, che dice: "Nessun veto di nessun tipo da parte nostra su D'Alema"

ROMA. Prima un faccia a faccia con Pier Luigi Bersani, poi l'incontro con il Cavaliere, accompagnato da Angelino Alfano e Gianni Letta: il presidente incaricato Enrico Letta prova a tessere la trama finale per la formazione del nuovo esecutivo e nel primissimo pomeriggio andrà a riferire al Quirinale e a presentare una bozza di lista messa a punto dopo la kermesse di stamane.
Questa mattina Letta ha visto per due ore e mezza Silvio Berlusconi il quale, appena lasciato Enrico Letta a Montecitorio, si ferma anche a palazzo Chigi per un incontro con il presidente del Consiglio e leader di Scelta Civica, Mario Monti. Subito dopo il Cavaliere si dichiara ottimista, prevede una rapida chiusura. Poi conferma, lui non farà parte dell'esecutivo. Sono ore difficili per assicurare la riuscita del tentativo di Enrico Letta di dare avvio ad un esecutivo di larghe intese destreggiandosi, nonostante l'altolà di Giorgio Napolitano, tra ovvi veti incrociati. Anche per questo nel colloquio di questa mattina tra il segretario dimissionario del Pd, Pierluigi Bersani, e il premier incaricato Enrico Letta, Bersani avrebbe chiesto a quest'ultimo, di informare il Pdl che 'il governo non si fa a tutti i costi'.
In mattinata, tuttavia, è il segretario del Pdl che mette le mani avanti: "Dal Popolo della Libertà non c'é alcun veto a Massimo D'Alema perché non è nostra abitudine ingerire in casa altrui. Non si utilizzi il Pdl come pretesto". Allo stato dei fatti comunque c'é ottimismo. Letta potrebbe sciogliere la riserva oggi stesso, se ci sarà il via libera di Napolitano ai nomi, e confermare quello che sembra il timing verso l'avvio del nuovo esecutivo: dopo lo scioglimento della riserva, il giuramento al Quirinale, la preparazione del discorso al Parlamento nella giornata di domenica e lunedì il voto di fiducia. Secondo fonti parlamentari però il giuramento avverrebbe solo domani. Anche la delegazione di Scelta Civica, che ha visto Letta dopo Berlusconi, è ottimista. Al centro delle 'trattative' ci sono le caselle da riempire per l'assegnazione degli incarichi: Berlusconi ha annunciato che da lui non farà parte dell'esecutivo e dunque sarebbe confermata l'assenza di personalità di 'peso' delle rispettive forze politiche nella proposta che farà Enrico Letta.

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