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Quirinale, Marini: "Spero che il Pd resti unito"

"L'augurio è che il mio partito possa ritrovare una forte unità oggi. Scissione? Ma quale scissione", ha affermato l'ex presidente del Senato

ROMA. «Stamattina De Mita mi ha fatto una telefonata, mi ha fatto molto piacere. È una battaglia dura e spero si possa fare bene. L'augurio è che il mio partito possa ritrovare una forte unità oggi. Scissione? Ma quale scissione» Sono le parole di Franco Marini rilasciate ai microfoni di Tgcom24 fuori dalla sua abitazione. «Sono in corsa e me la gioco fino in fondo», così ha detto Franco Marini agli amici abruzzesi più stetti politici e non che continuamente sente al telefono da quando è diventato un serio papabile per il Quirinale. Alcuni lo hanno sentito anche stamani e l'ex presidente del Senato è apparso tranquillo, sereno e molto battagliero «nel portare a compimento il percorso». «Sto lavorando e spero di far convergere anche i voti di Sel», ha detto.

LEGA VOTERA' MARINI A PRIMA VOTAZIONE MA BOSSI DICE: "PREFERENZA ALLA NOSTRA DEL LAGO". La Lega voterà per Marini fin dalla prima votazione. È quanto ha deciso la riunione della Lega in corso alla Camera, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti. «Oggi sosterremo uno dei nostri, la Dal Lago». Lo dice Umberto Bossi al suo arrivo al gruppo della Lega alla Camera. Il presidente del Carroccio non ha però preso parte alla riunione dei gruppo nel quale si sarebbe invece deciso di sostenere Franco Marini alla prima votazione.

SCELTA CIVICA, SI' A MARINI. Scelta Civica voterà Franco Marini fin dalla prima votazione. In una riunione del mattino è passata la linea del capogruppo al Senato, Mario Mauro, fortemente sostenuta da Pier Ferdinando Casini. Ieri, sul nome di Marini, c'erano state resistenze di una parte dei montiani.

VENDOLA SI DEFILA: "MARINI NON ADEGUATO". «La spaccatura è determinata dalla candidatura di Franco Marini, uno nome rispettabile, tuttavia non è la personalità adeguata a interpretare il passaggio drammatico che abbiamo di fronte»: lo afferma Nichi Vendola, leader di Sel, a Tgcom24, sottolineando che un patto Pd-Pdl sul governo sarebbe un suicidio. «C'è diffidenza nella politica e servono segnali di speranza per restituire credibilità al Palazzo. Seguiamo l'esempio dellèelezione di Grasso e Boldrini. Cerchiamo di interpretare la domanda di cambiamento. Chiuderci qua dentro per eleggere un garante del rapporto con i berlusconiani sarebbe un errore», ha aggiunto Vendola. «Il patto di governo Pd Pdl sarebbe il suicidio del Pd e la fine del centrosinistra. Come si fa a dire che la candidatura di Marini unisce se poi spacca il centrosinistra?».

MARINO: "IL 50% DEL PD NON VOTERA' MARINI". «Immagino che il 50% sia contrario all'indicazione di Franco Marini». Lo ha detto Ignazio Marino del Pd intervistato da Mentana nello speciale TgLa7. «Noi rappresentiamo il popolo fuori da palazzo e durante la notte ho ricevuto migliaia di messaggi in dissenso in questo scelta, il server del Pd è crollato per le proteste e penso quindi che Franco Marini non possa rappresentare l'unità del paese mentre Rodotà sì», ribadendo il suo voto per il candidato indicato dal M5S. E ha concluso: «non posso immaginare un baratto tra capo dello Stato e il Governo, sono due cose diverse».

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