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Colle, in Toscana è "Occupy Pd": i militanti contro Marini

Occupate alcune sedi del partito da parte dei giovani democratici: prima a Prato, poi a Capannori ed Empoli. Non protestano solo i renziani: "Bersani lasci stare gli accordi con il Pdl"

FIRENZE. In Toscana è «Occupy Pd». La rivolta dei militanti del Partito democratico contro la candidatura di Franco Marini alla presidenza della Repubblica corre per tutta la giornata sul web e si trasforma in occupazione di alcune sedi del partito da parte dei giovani democratici: prima a Prato, poi a Capannori ed Empoli. A protestare non sono, come poteva sembrare ovvio, solo i renziani, ma anche molti di coloro che - è il caso della 'rossa' Livorno - alle primarie hanno scelto Bersani contro il sindaco di Firenze e si sono poi sentiti 'traditi' da quell'abbraccio con il Pdl per la scelta del presidente della Repubblica.
La federazione del Pd livornese per il suo no alla scelta di Bersani ha usato le parole dell'arte, con uno dei «tagli» di Lucio Fontana accompagnati dalla frase «Il dissenso è un altro modo di sognare». Più esplicito il segretario della federazione del partito, Samuele Lippi: «Bersani, faccio appello al tuo buonsenso. Lascia stare accordi con il Pdl, è l'ultima occasione». «Avremmo preferito Romano Prodi, compatta il centrosinistra e ha un diverso spessore internazionale», spiega poi il segretario comunale di Livorno, Yari Da Filicaia, da sempre bersaniano di ferro.
Sorridenti e allegri, si dicono pronti a passare l'intera notte nella sede del partito, pur di far conoscere le proprie ragioni, i giovani del Pd pratese. Alla finestra della sede hanno steso un lungo lenzuolo con scritto «Un presidente per il cambiamento. Occupy Pd». Per tutto il giorno la pagina facebook del partito pratese aveva accolto proteste dei singoli militanti, molti i favorevoli a votare Stefano Rodotà. «Noi siamo la generazione nata politicamente col Pd, e al Pd crediamo e teniamo profondamente. Per questo - spiegano i ragazzi lucchesi - come Giovani democratici di Lucca e Capannori abbiamo deciso di occupare simbolicamente la sede di Capannori, per rafforzare la linea già espressa da tutto il partito lucchese di dissociazione dalla scelta dell' indicazione di Franco Marini».
A Siena la scelta di Bersani fa tremare il candidato sindaco Pd, alle prese con i dissesti interni al partito dopo il terremoto Mps. «Sabato 20 aprile a Siena ci saranno le primarie. Ci sono tante persone che da mesi stanno lavorando, mettendoci faccia e cuore, per tentare di riavvicinare i cittadini alla politica e dimostrare che il bene comune viene prima di tutto. Sto raccogliendo in queste ore la loro amarezza, il loro sconforto e il loro disagio guardando l'immagine dell'abbraccio 'mortalè tra te e Angelino Alfano», scrive in una lettera al segretario il candidato Alessandro Mugnaioli. Non pochi parlamentari toscani, e non solo renziani, fanno intanto sapere, via web, di non aver votato Marini e di attendere ora un nome condiviso su cui trovare una larga convergenza e in grado di ricompattare il Pd.

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