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Piccoli principi o combattenti: gli stili per gli abiti da bambino

Per il neonato, in Sicilia, prevale ancora la tradizione. Tutine, coordinati e coprifasce sono preferiti con dettagli di pregio. E poi arricciati e ricamati

PALERMO. Stile bambolotto o come si vestono mamma e papà solo che in misura ridotta? Quale tendenza prevale nella moda dei giovanissimi? Sono ancora fiocchi, volant e colori pastello a far breccia o i moderni jeans e le polo hanno avuto la meglio? A giudicare dalle vetrine dei negozi quando si tratta di bambini ce n'é davvero per tutti i gusti. Il classico e il moderno si alternano in base alle marche e alle esigenze della vita quotidiana ma alla fine, dicono gli esperti, è la visione che i genitori hanno dei loro pargoli ad essere determinante nella scelta del vestiario.

Stile «piccolo lord» e «principessa», per riempire di gioia gli occhi e il cuore di mamma e papà o come «prodi combattenti» pronti ad affrontare i campi di battaglia dell’asilo, centri sportivi, festicciole e ludoteche varie, andando incontro al sicuro destino dei frequenti lavaggi in lavatrice. In questo secondo caso, che prevede tessuti resistenti e fogge comode, è in genere la grande distribuzione ad assecondare la praticità del vestiario dei piccoli. Sono le griffe, e la tante e diffuse boutique, invece, a solleticare i desideri di ricercatezza ed eleganza di mamma e papà. Per il neonato, in Sicilia prevale ancora la tradizione. Tutine, coordinati e coprifasce sono preferiti con dettagli di pregio. Arricciati, ricamati e generalmente abbinati con altri accessori, bavette, scarpine e persino con le copertine. Questo avviene in particolare quando le neomamme fanno il primo shopping con nonne e suocere che, contribuendo alla spesa, influenzano il gusto. Lo stile comincia a diventare più attuale quando i piccoli fanno il loro debutto in società e la freschezza del gusto delle giovani mamme porta all'alleggerirsi dei fronzoli.

Diffusi quanto costosi sono i primi giubottini griffati tali e quali a quelli degli adulti in versione mignon così come le polo in cotone piquet col tipico colletto semi rigido. E se non si può parlare di tendenze vere e proprie nella moda del bambino, l’evoluzione che si registra è nella sempre maggiore sensibilità alla sicurezza dei capi, alla provenienza, che sia made in Italy, con fibre e tinture naturali ed ecologiche. Il capriccio degli stilisti semmai negli ultimi anni è produrre gli stessi capi con misure per la madre, per la figlia e addirittura per la bambola. Una «follia» che va molto all’estero ed in Italia, soprattutto, nell’underwear, costumi da mare e pigiami e in capi più ricercati per colpire l’attenzione dei compagni e degli amichetti tenendo per mano la mamma con in braccio il proprio giocattolo tutto in pendant.

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