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Sanità, aumenti per ticket e ricoveri

Le degenze in ospedale costeranno 10 euro al giorno a chi ha redditi superiori a 50 mila euro lordi

PALERMO. La giunta dà il via libera ai nuovi ticket sanitari e li inserisce nella finanziaria che nei prossimi giorni dovrà essere discussa all'Ars. Previsto un ticket da tre euro (prima erano due) su ciascuna prescrizione farmaceutica e un «contributo» sui ricoveri ospedalieri in base al reddito: 10 euro al giorno per chi ha un reddito superiore ai 50 mila euro annui lordi e 25 euro per i redditi oltre i 100 mila euro annui lordi. In questo modo l'assessorato regionale alla Salute stima entrate per circa 1,5 milioni al mese. La giunta Crocetta dunque va avanti. Nonostante le opposizioni in commissione Sanità che avevano, nei mesi scorsi, fermato il provvedimento. «Abbiamo definito un piano che tutela le fasce deboli», afferma l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino.


«Dobbiamo seguire le direttive nazionali - prosegue l'assessore - e allo stesso tempo stiamo lavorando per garantire un'assistenza di qualità a tutti i pazienti. Così - continua Lucia Borsellino - abbiamo deciso che i ticket per i ricoveri ospedalieri vengano pagati da chi supera un certo reddito per garantire le cure con il migliore livello a tutti, anche ai più poveri che non pagheranno il ticket». Dall'assessorato precisano che restano le esenzioni per reddito e per patologia già previste: i ticket sia per le prescrizioni mediche che per i ricoveri ospedalieri non dovranno essere pagati da chi ha diritto alle esenzioni. Per quanto riguarda le prescrizioni mediche, si passa dagli attuali due euro a tre euro per ciascuna ricetta sanitaria. Dai ticket sulle ricette si calcola un introito annuo di circa 15 milioni di euro. Da quelli sui ricoveri circa 2,6 milioni. I fondi, spiegano dall'assessorato, serviranno a sanare le casse regionali. Balduzzi: in Italia ticket alti Gli italiani hanno sborsato nel 2012 di tasca propria circa 4,4 miliardi di euro di ticket tra farmaci, visite, esami e accessi al Pronto Soccorso. Secondo il preconsuntivo 2012 del Sistema sanitario nazionale, in ambulatori e ospedali pubblici l'aumento è stato del 13%, passando da 1,3 a 1,5 miliardi pagati dai cittadini. Per i farmaci i cittadini hanno pagato poco più di 2 miliardi di euro mentre per visite ed esami in strutture private ma convenzionate con il Ssn i ticket sono costati agli italiani 755 milioni di euro. Sulla specialistica ha pesato anche il «superticket», reintrodotto da metà 2011. E il governo nazionale prevede di introdurre dal 2014 altri due miliardi di ticket, che entrano in vigore dal primo gennaio 2014. «Sono insostenibili per i cittadini e per il Servizio sanitario», ha detto il ministro della Salute Renato Balduzzi. La manovra sui ticket nazionali sarà «una delle prime decisioni che attenderà il nuovo governo». Anche il ministero ha ammesso la «fuga» dei pazienti verso il privato puro, visto che, soprattutto nelle Regioni in cui già si erano introdotte misure aggiuntive di compartecipazione da parte dei cittadini, la spesa per visite ed esami è uguale, se non minore, nel privato rispetto alla struttura pubblica, e con liste di attesa molto inferiori.

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